L’intervento della presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio di Perugia, durante il convegno sul lavoro e la situazione femminile in vista dell’otto marzo. Illustrati i dati umbri
“Le aziende chiudono ma molte di quelle che resistono sono a conduzione femminile. La presenza delle donne in ambito lavorativo è molto alta e interessa vari ruoli pertanto l’accento che il Jobs Act del Governo Renzi pone sulla flessibilità è sicuramente un fatto positivo”. Maria Zappelli Cardarelli, imprenditrice umbra e presidente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio di Perugia, intervenendo al convegno “Donne e mercato del lavoro, opportunità e rischi del Jobs Act”, che si è svolto nella sede della provincia di Perugia nell’ambito delle iniziative dedicate all’otto marzo, ha sottolineato quelli che secondo lei sono gli aspetti della riforma del lavoro che potranno portare sollievo alle lavoratrici. “In Umbria la presenza femminile nelle imprese raggiunge il 40%, soprattutto nei settori dell’agricoltura e del commercio” – ha detto. L’attuazione delle norme sulla maternità, le agevolazioni previste per le assunzioni “Ma anche la flessibilità nei contratti potrà avere risvolti interessanti dal momento che le donne in alcuni momenti della propria vita possono aver bisogno di tempo da dedicare ai figli o agli anziani non autosufficienti. In queste occasioni – secondo Zappelli Cardarelli – un part-time temporaneo potrebbe essere un vero aiuto. Ciò che manca ancora in Italia – ha poi aggiunto – è una vera politica di conciliazione” strumenti atti a trovare il giusto equilibrio tra la vita privata e quella professionale e che interessano tanto le donne quanto gli uomini.
Donne e lavoro in Umbria, i dati – Durante il convegno il direttore dell’area lavoro e formazione della Provincia di Perugia, Adriano Bei, ha riferito che in Italia il tasso di occupazione femminile a dicembre del 2014 era di 47,8%, in Umbria del 53,5% (55,2% in provincia di Perugia). Il livello di disoccupazione del 13,8% a livello nazionale, del 12,6% in Umbria e dell’11,6% nel perugino. Lo scorso anno le registrazioni ai centri per l’impiego in provincia di Perugia sono aumentate del 6,5% rispetto al 2013, sebbene siano aumentati gli allontanamenti dal lavoro. Per quanto riguarda le tipologie di contratto: al primo posto si trovano i contratti a tempo determinato (53,3%), solo il 7,4% ha un lavoro a tempo indeterminato. A frequentare i tirocini sono in maggioranza donne (58,8%). Analoga situazione si riscontra nella partecipazione alle attività di formazione: la presenza femminile è pari al 57,3%.
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