Voucher formativi, ritardi sull’attivazione dei corsi

Si allungano i tempi per l’avvio delle attività teorico-pratiche rivolte ai cassaintegrati per facilitarne il reinserimento lavorativo

La Provincia di Terni, lo scorso mese di marzo, aveva messo a disposizione i voucher formativi per quanti si sono visti dimezzare o azzerare l’orario di lavoro a causa della crisi economica che ha coinvolto centinaia di aziende. Subito si è messa in moto la macchina organizzativa. Sul portale della Regione è stato pubblicato il catalogo con i corsi disponibili ma già nelle settimane precedenti gli aventi diritto (beneficiari di indennità di cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga) erano stati contattati da enti formativi collegati all’iniziativa, che proponevano full immersion nella ristorazione, piuttosto che nella lingua straniera, nelle tecniche di trucco professionale o nelle analisi della qualità dell’aria. Insomma l’imbarazzo della scelta. In molti hanno già risposto all’appello, presentando la domanda al centro per l’Impiego e online. Entro un mese sarebbe dovuta arrivare a casa dei richiedenti la comunicazione dell’avvio dei corsi ma a tutt’oggi è tutto fermo. E come avviene di solito in questi casi è iniziato il rimpallo delle responsabilità: gli enti formativi riferiscono di non saperne nulla, passando la palla alla Provincia. Tramite il Centro per l’Impiego, Palazzo Bazzani comunica che sta aspettando delle risposte dalla Regione. Per ciascun corso l’importo massimo erogabile per i voucher è di 3mila euro, con la possibilità di elevare le somma fino a quattromila e cinquecento euro nel caso di corsi di qualifica. Intanto i cassaintegrati attendono (sui tempi al momento non vi è certezza) e vedono sfumare l’opportunità di rimettersi in gioco, scrollarsi dal torpore evitando così di precipitare nella categoria dei Neet, l’acronimo usato in economia e sociologia per indicare chi non studia, non lavora e non fa formazione.

 Voucher per i cassaintegrati, al via anche a Perugia

 

 

Exit mobile version