Dopo la tappa perugina, prosegue il tour dell’ Unises per presentare “Italia obiettivo 2035” e il “Piano nazionale di ammodernamento urbanistico”. Oltre 600 professionisti hanno partecipato agli ultimi eventi
Quattro macro-riforme per uscire dalla crisi economico-finanziaria. Ecco la “ricetta” dell’Unises (Unione nazionale imprese per lo sviluppo economico sostenibile). Dopo la tappa perugina, prosegue il tour dell’associazione “di professionisti e imprese, apartitica e indipendente”, per la presentazione del progetto. I prossimi appuntamenti sono per il 29, 30 e 31 ottobre a Verona, Brescia e Bergamo. Intanto oltre 600 professionisti di vari ordini e collegi professionali, hanno partecipato agli incontri organizzati nel mese di settembre a Varese, Monza e Pavia. In primo piano la presentazione del piano nazionale quadro “Italia obiettivo 2035 – Benchmark Macroeconomici per il paese Italia” e del “Piano nazionale di ammodernamento urbanistico – effetti sullo sviluppo economico e sull’occupazione nel paese Italia”.
L’iniziativa sta ottenendo il sostegno di molte istituzioni – comunicano dall’associazione – come ad esempio il sindaco di Varese Attilio Fontana, il sindaco di Monza Roberto Scanagatti, l’assessore della Provincia di Monza Cristiano Crippa, il vice presidente della Provincia di Pavia Milena D’Imperio e l’assessore al bilancio del Comune di Pavia Giuliano Ruffinazzi.
Che cos’è “Italia Obiettivo 2035” – Per Baldassini è necessario avviare 100 miliardi l’anno di stimoli per investimenti da parte di operatori economici e famiglie in “capitale fisso” ovvero in immobilizzazioni materiali e immateriali, indispensabili per potenziare e rigenerare tutta la struttura economico-produttiva del sistema Paese al fine di renderlo efficiente, competitivo e, quindi, in grado di mantenere e conquistare quote di mercato domestiche e transnazionali nella corrente sfida globale tra player mondiali. Di questi 100 miliardi, 67 sono sovrapposti a stimoli per l’ammodernamento urbanistico, 33 ad una pluralità di altri settori, ovvero, in primis: manifatturiero, agricolo, turistico e delle infrastrutture.
Un doppio percorso contro la crisi – Unises seguirà due diversi percorsi: un approccio continuativo di audizioni presso le commissioni consiliari regionali, la conferenza Stato-Regioni, Anci regionali e relativi sindaci, commissioni parlamentari, commissioni ministeriali, Governo, Banca d’Italia, Abi. Il secondo percorso si basa sulla possibilità di presentare progetti di legge da parte dei principali stakeholder, operatori economici e cittadini, rispetto ai quali l’associazione sta strutturando un progetto di cooperazione volontaria tra il proprio Centro studi tecnico-economico-giuridico e Ordini, Collegi professionali, associazioni di categorie produttive e Associazioni sindacali.