Procura di Spoleto e aziende sanitarie, uniscono le forze per contrastare una deriva preoccupante nel cuore verde d’Italia
Nel periodo gennaio-novembre 2024, sono state presentate 9.596 denunce di infortunio, rispetto alle 9.297 dello stesso periodo del 2023
Infortuni sul lavoro e le malattie professionali hanno dunque, più che mai, bisogno di azioni urgenti e rapide. A partire da questo presupposto in Umbria sono stati sottoscritti due protocolli di intesa a Spoleto tra la Procura della Repubblica e le due aziende sanitarie territoriali: Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2. Presenti al momento dell’atto formale: il procuratore della Repubblica Claudio Cicchella, i direttori generali delle aziende sanitarie Nicola Nardella (Usl Umbria 1) e Piero Carsili (Usl Umbria 2), e le direttrici dei servizi Psal, Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, Patrizia Bodo (Usl Umbria 1) e Laura Sarnari (Usl Umbria 2).
IL PRIMO PROTOCOLLO D’INTESA mira a garantire la tempestività e l’uniformità degli interventi d’urgenza in caso di infortuni sul lavoro mortali o con lesioni gravi. L’obiettivo è coordinare gli interventi, accertare rapidamente i fatti e le responsabilità, e assicurare un efficace esercizio dell’azione penale.
IL SECONDO PROTOCOLLO fornisce linee guida per le indagini sulle malattie professionali, un fenomeno in crescita in Umbria. Questo aumento è attribuito a una maggiore sensibilità dei medici certificatori e ai cambiamenti economici e sociali.
NEL DETTAGLIO Il documento sugli infortuni sul lavoro dettaglia le modalità di attivazione delle varie figure coinvolte, dall’intervento urgente delle forze di polizia alla richiesta di intervento dei servizi Asl e, in caso di grave pericolo, dei vigili del fuoco. La procedura prevede anche la comunicazione al sostituto procuratore della Repubblica e la redazione di una relazione sintetica da parte del personale Psal. In caso di infortunio mortale, il personale di polizia comunica al sostituto procuratore le generalità dei congiunti del defunto per consentire l’effettuazione degli atti urgenti. Le attività tecniche della polizia giudiziaria e del personale Psal sono definite con precisione, così come la trasmissione dell’informativa conclusiva alla Procura della Repubblica.
“Con la sottoscrizione dei protocolli d’intesa abbiamo reso più efficiente ed efficace la ricerca della responsabilità penale”, ha dichiarato il procuratore Claudio Cicchella. “Abbiamo fornito indicazioni operative per assicurare rapidità e uniformità degli interventi, in particolare nei casi di infortunio sul lavoro procedibili d’ufficio.”
I direttori generali delle aziende sanitarie, Nicola Nardella e Piero Carsili, hanno sottolineato l’importanza di questo impegno congiunto per la sicurezza sul lavoro. “Questi protocolli sono nati dalla necessità di gestire al meglio l’azione penale e l’attività delle varie figure coinvolte”, hanno dichiarato. “Sul versante delle malattie professionali, le aziende sanitarie svolgono un ruolo cruciale nell’evidenziare il nesso causale tra malattia e attività lavorativa.”
AUMENTO PREOCCUPANTE DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI La situazione in Umbria è particolarmente grave, con un aumento significativo delle denunce di infortunio e delle malattie professionali. Questo fenomeno è attribuito a una maggiore sensibilità dei medici certificatori e ai cambiamenti nel tessuto economico e sociale della regione. Nel periodo gennaio-novembre 2024, sono state presentate 9.596 denunce di infortunio, rispetto alle 9.297 dello stesso periodo del 2023. Le denunce con esito mortale sono state 21, rispetto alle 25 dell’anno precedente.