Aumentano i viandanti e i pellegrini che scelgono l’Umbria per scoprire il fascino della terra di San Francesco
Istituzioni e operatori turistici si preparano per fornire risposte e servizi sempre più mirati anche in vista del Giubileo straordinario della misericordia
Il viaggio, non solo momento di evasione ma sempre più sinonimo di ricerca di senso.
L’Umbria è tra le mete preferite da chi insegue questo tipo di esperienza. Quest’anno – secondo i dati diffusi dalla Regione – sono stati circa 10mila i viandanti e i pellegrini (in arrivo dall’Italia e dall’estero) che si sono messi in cammino per raggiungere Assisi e gli altri luoghi francescani.
“Si percorre una via di pellegrinaggio perché si vuole cambiare. Ognuno cerca qualcosa di diverso, se stesso, un diverso rapporto con gli altri, la fede”. Ha dichiarato recentemente monsignor Paolo Giulietti, vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve e presidente del consorzio “Umbria & Francescos’ Ways”.
Quella dei cammini spirituali è solo una delle sfaccettature del turismo religioso. Alla motivazione per così dire mistica, il più delle volte si associano, infatti, la ricerca di arte, cultura e bellezze paesaggistiche. Si tratta pertanto di un fenomeno multiforme e dai confini non sempre netti.
IL TURISMO RELIGIOSO Sono 40 milioni, a livello nazionale, le persone che ogni anno optano per questa tipologia di viaggio – secondo l’ultima ricerca del Ciset di Ca’ Foscari (Centro studi dell’Università di Venezia, specializzato in ricerche turistiche) – e il 20% è rappresentato dal pellegrinaggio in senso stretto accanto al quale cresce il cosiddetto turismo culturale che vede come destinazioni: santuari, musei diocesani e chiese, per finalità non esclusivamente religiose.
L’Umbria osserva e prova a mettere a fuoco ancor di più e ancor meglio le proprie potenzialità, a partire dalle infinite tracce lasciate dai Santi che l’hanno abitata, a partire da Francesco, patrono d’Italia e dell’ecologia.
L’UMBRIA SI PREPARA Sotto la spinta propulsiva innescata dall’anno nazionale dei cammini, annunciato dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e dall’imminente appuntamento dell’’8 dicembre 2015 quando inizierà il Giubileo straordinario della Misericordia, voluto da Papa Francesco, la Regione, in accordo con la Conferenza episcopale Umbra, sta predisponendo una serie di iniziative ad hoc. “Verranno messe a valore le specificità culturali e religiose attraverso un’azione di coordinamento pubblico-privato, al fine di traguardare al meglio l’evento” – ha spiegato il vicepresidente, Fabio Paparelli. Si stima, infatti, che il Giubileo porterà un maggiore flusso turistico di pellegrini e turisti internazionali (almeno il 5% in più) che raggiungeranno non solo Roma ma anche altri itinerari caratterizzati da spiritualità, cultura, storia, come Assisi appunto. Lungo i sentieri per i viandanti in Umbria, verrà messa a punto di un’appropriata segnaletica, già ad inizio 2016, verranno aperti altri punti di sosta, fonti d’acqua e realizzate cartografie e siti web di informazione dettagliati.
Le strutture ricettive e gli operatori turistici del territorio si sono messi al lavoro per dare risposte sempre più adeguate anche grazie alle richieste e alle indicazioni degli stessi utenti.
AUMENTA LA DOMANDA “Dal ’99 ci occupiamo di turismo proponendo pacchetti tematici relativi alle varie tipologie di vacanze possibili in Umbria – comunicano da “Bella Umbria” , il portale turistico dedicato alla regione – solo da tre anni – sottolineano – abbiamo iniziato a dedicarci al turismo spirituale con proposte su misura proprio perché, in quest’ultimo periodo, è crescita la domanda in tal senso. Perlopiù si tratta di italiani anche se non mancano richieste dall’estero. Lo scorso anno – proseguono – abbiamo partecipato a New York, a una fiera dedicata proprio a questo specifico comparto per intrecciare nuove linee tra domanda e offerta. In vista del Giubileo abbiamo elaborato delle iniziative in collaborazione con la Regione Lazio ma ancora è prematuro fornire dettagli”.
I PELLEGRINAGGI Quello mistico-spirituale è un turismo povero, essenziale: la spesa media per una settimana varia dai 300 ai 350 euro. Il costo è dato dai pernottamenti e dal trasporto bagagli da una struttura all’altra: nella maggior parte dei casi ostelli, monasteri, case di accoglienza. L’età media di chi si mette in viaggio (spesso da solo), preferendo periodi di bassa stagione, varia dai 45 ai 50 anni.
I CAMMINI FRANCESCANI- La “Via di Francesco” è la direttrice principale dei cammini di pellegrinaggio in Umbria anche per la notorietà che ha a livello internazionale. Partendo da sud (Greccio) o da nord, a La Verna, prosegue fino a Roma, attraverso la Valle Santa di Rieti e collega tra loro Umbria, Toscana e Lazio. Si estende per oltre 570 km, comprese le varianti di percorso. Il giornalista Fabrizio Ardito proprio quest’anno le ha dedicato una “guida” edita da Touring Club che nelle scorse settimane è stata presentata a Milano. “The way of St Francis” è invece la guida in lingua inglese dell’autore americano Sandy Brown la cui distribuzione è rivolta al mercato anglosassone di Usa, Gran Bretagna e Australia, nei giorni scorsi si è svolta la presentazione a Londra nell’ambito delle iniziative organizzate da Sviluppumbria per la valorizzazione del percorso dei luoghi di San Francesco unitamente al sistema dei cammini a piedi e in bicicletta in Umbria.
IL CAMMINO DEI PROTOMARTIRI FRANCESCANI NELL’UMBRIA TERNANA – Un’altra opportunità per i camminatori diretti in Umbria, è rappresentata del Cammino del Protomartiri francescani, inaugurato lo scorso mese di ottobre. Si tratta di sei tappe per 100 chilometri: Terni- Stroncone, Stroncone-Calvi dell’Umbria- Calvi dell’Umbria-Narni, Narni-San Gemini, San Gemini-Cesi, Cesi-Terni, percorribile interamente a piedi e dedicato ai pellegrini.