La valorizzazione della peculiarità locali e una rete di imprese agrituristiche per rilanciare il “brand Umbria”
Nonostante qualche incoraggiante segnale di ripresa legato ai “ponti” di aprile e maggio, anche gli agriturismi umbri continuano a scontare l’effetto terremoto: si trova in difficoltà infatti l’intera offerta turistica della regione, dove, solo le presenze di turisti stranieri, sono scese a dicembre con le vacanze di Natale addirittura del 64%.
Lo sforzo e l’obiettivo maggiore in questo particolare momento – secondo gli addetti ai lavori – deve essere quello di potenziare il “brand Umbria”, che valorizzi ed enfatizzi le diverse peculiarità locali, dalla storia alla cultura, fino all’ambiente e all’agroalimentare, che rappresentano il valore aggiunto della regione. È quanto emerso dal recente incontro promosso a Perugia da Terranostra Umbria, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio della Coldiretti, sulle esigenze e prospettive del settore (nella foto in basso a destra, un momento dell’incontro).
“Per risollevare il turismo occorre – è stato ribadito dagli imprenditori di Terranostra – proseguire l’impegno a livello di promozione per riportare le persone in Umbria. Mauro Morosetti del Servizio Turismo della Regione Umbria, ha illustrato proprio le linee e le azioni che la Regione ha messo e sta mettendo in campo, in termini di promozione turistica e come campagna di comunicazione e di eventi”.
Rientra in quest’ambito, anche il progetto sviluppato da Terranostra Umbria all’interno del P.S.R. 2014 – 2020, Misura 16.3.3, che intende creare una rete di imprese agrituristiche per la valorizzazione turistica del territorio. Attenzione, nel corso dei lavori, anche sulle risorse stanziate per il danno indiretto da sisma nelle aree fuori dal cratere, che dovrebbero fornire sostegno agli operatori turistici regionali in difficoltà.
La presidente di Terranostra Umbria Elena Pennacchi, nell’illustrare le prospettive e le nuove iniziative per gli agriturismi di Campagna Amica per un’offerta di sempre maggiore qualità, ha sottolineato anche come prosegua il contributo che l’Associazione sta apportando all’adozione delle disposizioni regolamentari sulla disciplina regionale degli agriturismi, delle fattorie didattiche e sociali.
AGRITURISMO, LA SITUAZIONE IN UMBRIA In Umbria – ricorda Coldiretti – il fenomeno degli agriturismi è cresciuto del 33,5% rispetto a dieci anni fa (2006), con il numero delle strutture che è arrivato a quota 1.271, sesta regione a livello nazionale. Un fenomeno – ha ricordato il direttore regionale Coldiretti Diego Furia – che spinge la vacanza verde e rappresenta sempre più una vetrina del territorio, capace di creare sviluppo economico coinvolgendo gli altri settori.
Tra le province, continua a guidare Perugia con 1.082 agriturismi, seguita da Terni con 189. Quasi un agriturismo su cinque si trova in montagna, mentre il 47 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 21.669, mentre quelli a tavola sono 13.209. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende agrituristiche.
Intanto, per scegliere gli agriturismi dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna, è attiva l’App farmersforyou, in versione italiana e inglese. L’App, che contiene tutti gli agriturismi della rete di Campagna Amica, ha un sistema di ricerca per settore, su base regionale o anche provinciale, con informazioni sui prodotti che si possono acquistare, la mappa per raggiungere il luogo, gli orari di apertura e chiusura, immagini e molto altro.