C’è troppa carta, la Camera di commercio fa “le pulizie”

Nella sede di Terni arriva il sistema Gedoc. Tutti i documenti in entrata e in uscita dovranno essere in formato elettronico per snellire le procedure e risparmiare tempo

Una Camera di Commercio sempre più digitale. Parte infatti dall’ente di Largo Don Minzoni di Terni la sfida alla digitalizzazione del territorio. La Camera si dota di un sistema di gestione documentale (denominato Gedoc) per gestire tutti i flussi di informazione in entrata e in uscita, documenti che dovranno essere tutti in formato elettronico. L’obiettivo è quello di arrivare gradualmente ad uno stop totale della circolazione della carta (come previsto dal decreto del presidente del consiglio dei ministri del 2013 che detta appunto le regole per la digitalizzazione nella pubblica amministrazione). 
Giuliana Piandoro – “Snellimento delle procedure, risparmio di tempo e impulso alla digitalizzazione sono i tre assi intorno cui ruota questo nuovo sistema che sarà realtà proprio da domani – spiega il Segretario generale, Giuliana Piandoro – con l’obiettivo finale di produrre reali benefici di competitività e servizio alle imprese. Non solo. La dematerializzazione dei documenti sarà realizzata anche dentro i singoli uffici dell’Ente dove si procederà via via con una fascicolazione elettronica della carta, arrivando ad una modalità di gestione condivisa e collaborativa”. “Da parte del territorio, imprese e cittadini – conclude – ci aspettiamo una spinta alla digitalizzazione, la posta in entrata dovrà essere infatti soltanto in formato elettronico” sottolinea Piandoro.
La Camera di commercio di Terni raccoglie dunque la sfida che la società dell’informazione ha lanciato alla pubblica amministrazione quale motore dell’innovazione
I progetti per una “Camera digitale” partono da lontano. Iniziano di fatto nel 2003 con l’avvento di ComUnica, lo strumento telematico a servizio del Registro Imprese e poi proseguito fino al 2012 con l’ingresso della PEC, il cui utilizzo si è più che raddoppiato nel giro di dodici mesi. Dal 2013 infatti con 670 PEC inviate, il 2014 si è concluso con 1.371 PEC partite dall’indirizzo camerale.  

 

 

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