Tabacchicoltura, accordo tra Coldiretti e Philip Morris

Verranno acquistati 210mila quintali di tabacco italiano. Si prospettano nuove possibilità anche per la produzione umbra che nel 2013 è stata pari al 29%

Nuovo accordo per il settore tabacchicolo, siglato tra Coldiretti e Philip Morris che impegna la manifattura ad acquistare tabacco greggio delle varietà Burley e Fcv Bright, le principali coltivate in Italia, per i raccolti 2014 e 2015 e per un quantitativo complessivo di 210mila quintali di tabacco green annui, pari al 60 per cento della produzione di Burley e circa il 30 per cento del Bright. Un respiro di sollievo per i circa 50mila addetti alla coltivazione e alla prima trasformazione. Nei prossimi due anni quindi l’impegno è a consegnare ed acquistare oltre il 40 per cento della produzione nazionale di tabacco a chilometri zero.

La tabacchicoltura in Umbria – Una potenziale buona notizia per la tabacchicoltura umbra, punto di riferimento per la produzione italiana. Nel 2013 la produzione nazionale è stata pari a 514mila quintali, in Umbria è stata del 29%, nel Veneto  del 25 per cento, in Campania del 35 % e Toscana del 7%, ma è presente anche nel Lazio, Abruzzo, Marche e Friuli Venezia Giulia.
In Umbria sono presenti circa 450 aziende che coltivano tabacco su una superficie di circa 6.500 ettari, con una produzione di 20mila tonnellate.
Negli ultimi anni la Regione ha attivato una specificazione agroambientale, impegnando, in capo alla misura 214 del Psr 2007 – 2013, circa 30 milioni di euro.Le aree coltivate a tabacco si trovano in particolare nella Val Tiberina, nei comuni di Città di Castello, San Giustino, Umbertide e Perugia dove la cultivar prevalente è il Virginia Bright con diverse linee che garantiscono una maggiore precocità e una maggiore adattabilità alla raccolta di tipo meccanico. Nei mesi scorsi è stato riconfermato l’accordo tra i produttori aderenti alla cooperativa agricola Trasformatori Tabacco Italia e la società Japan Tobacco International, per la fornitura a quest’ultima di Virginia Bright Italiano, una qualità di tabacco prodotta soprattutto in Umbria.
 
L’accordo con Philip Morris – Per una razionalizzazione e integrazione verticale tra produzione e manifattura che, accorciando la filiera, elimina inutili intermediazioni per garantire maggior reddito ai produttori e maggiore trasparenza ed efficienza. E’ prevista l’adozione di specifici programmi per la divulgazione e il monitoraggio delle buone pratiche agricole (Good Agricolture Practices) e delle condizioni di lavoro dei lavoratori (Agricolture Labor Practices), volti a garantire la sostenibilità ambientale della produzione e la responsabilità sociale dei produttori che parteciperanno al contratto di fornitura.
Saranno sviluppate attività collaterali per promuovere iniziative a tutela del consumatore e della legalità e contro il contrabbando e la contraffazione, per la ricerca agronomica, la tutela dell’ambiente e la riduzione dei costi di produzione e nel settore socio-occupazionale per una più consapevole gestione dei rischi delle attività di coltivazione e raccolta.
Lo scopo – riferiscono da Coldiretti – è anche quello di salvaguardare una coltivazione importante per l’economia di interi territori spesso senza alternative economicamente valide e caratterizzati da alti tassi di disoccupazione.

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