Il bilancio della Camera di Commercio su “natalità e mortalità” nel primo trimestre 2014
Riprende un po’ di fiato all’inizio del 2014 il sistema delle imprese della provincia di Terni. In un trimestre che tradizionalmente consegna un bilancio negativo all’anagrafe della Camera di Commercio, il saldo del primo trimestre 2014 rispetto al 2013 segnala una lieve inversione di tendenza con una chiusura positiva per 63 unità d’impresa. Al 30 marzo 2014 sono infatti 21.924 le aziende iscritte a fronte delle 21.861 registrate nello stesso trimestre del 2013.
Ma se su base annuale si assiste a segnali di ripresa, nel dettaglio del primo trimestre dell’anno, le cessazioni (560) sono state comunque superiori alle iscrizioni (467). Nello stesso periodo del 2013 le cessazioni sono state 594 a fronte di 415 iscrizioni. Tra i settori che più hanno sofferto all’inizio di questo anno si conferma il commercio all’ingrosso e al dettaglio quello più provato dalla crisi con 138 chiusure a fronte di 90 aperture di nuove attività. Seguono le costruzioni che hanno perso 87 imprese (54 nuove iscrizioni), il settore agricolo con 81 cessazioni e 35 iscrizioni, mentre per il settore manifatturiero si sono verificate 45 cessazioni e 18 nuove attività.
Dal punto di vista delle forme giuridiche, il contributo positivo più consistente al saldo è venuto in termini percentuali dalle imprese costituite in forma di società di capitale che sono cresciute tra gennaio e marzo con un tasso di crescita dell’1,22%, superiore alla media regionale che si ferma allo 0,99%. Segno più anche per la categoria “altre forme d’impresa” che sostanzialmente coincide con le cooperative che crescono dell’1%, mentre per le altre forme giuridiche (società di persone e ditte individuali) la variazione è negativa.
E’ questo il quadro di sintesi che emerge dai dati sulla nati-mortalità delle imprese della provincia di Terni nel primo trimestre dell’anno fotografati attraverso Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da Infocamere, società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di Commercio italiane.
“La riduzione delle chiusure e l’incremento delle nuove imprese rispetto allo scorso anno, è un segnale positivo, – afferma il Presidente della Camera di Commercio Enrico Cipiccia – ma resta il clima di generale incertezza che pesa sulla voglia di fare impresa. Bisogna restituire fiducia a chi vuole scommettere sull’impresa, puntando su idee innovative e sulle opportunità offerte dai mercati internazionali. L’auspicio – conclude il Presidente Cipiccia – è che le recenti misure adottate dal Governo, producano un effetto di stimolo per i consumi con effetti positivi per tutti i settori economici, e con essi un nuovo incentivo a fare impresa”.