Nel romanzo d’esordio di Isabelle Broom la ricetta per “voltare pagina” ripartendo da sé stessi
La mia strada sei tu scritto in tempi non sospetti, si rivela un utile strumento per dare un senso al periodo che stiamo vivendo
La lunga fase di confinamento a cui siamo stati sottoposti per contrastare il propagarsi del Covid-19, ha innescato un cambiamento nelle abitudini e nello stile di vita di ognuno, lasciando emergere in molti casi, abilità “dimenticate” o nascoste sotto la polvere della routine
Rallentare il ritmo può rivelarsi dunque un toccasana per sbloccare fasi di stallo nella vita e al lavoro. La tanto agognata svolta spesso arriva proprio in questi momenti, quando inizia addirittura ad insinuarsi un po’ di rassegnazione. Ed è lì che, mettendo ordine negli armadi e tra i pensieri, tutto diventa più chiaro.
Quali sono le nostre reali aspirazioni, le nostre attitudini, le nostre risorse innate?
La via per riprendere in mano il proprio futuro ovviamente non può essere per tutti la stessa ma il risultato è quasi sempre paragonabile a un “risveglio” come accade a Holly, la protagonista del romanzo scelto per Studiati per voi di questa settimana.
È il punto di vista del lettore più o meno scientemente a creare una gerarchia tra i vari ingredienti scelti dall’autrice per confezionare quest’opera narrativa.
Ma proviamo ad andare oltre. Sì, perché non ci troviamo di fronte a delle istruzioni su come trovare un’occupazione, su cosa fare per dare vita a una nuova impresa ecc. Gli elementi sono quelli di una bella storia d’amore e di una rivincita personale che arriva dopo un percorso non facilissimo.
Il tema del lavoro è latente ma accompagna la trama dall’inizio alla fine
Le situazioni che Holly si trova ad affrontare, le consentono anche di mettere a fuoco i propri talenti e le proprie attitudini ma non è assolutamente questo ciò che sta cercando.
La sua vita a Londra è un susseguirsi di giornate che procedono tranquille e monotone, senza slanci o passioni. Dopo un’infanzia solitaria e la scomparsa della mamma ancora avvolta nel mistero, Holly ormai quasi trentenne si ritrova a lavorare per un grande rivenditore di abbigliamento online…
“Il suo compito e quello di altri quindici colleghi era scrivere descrizioni accattivanti dei prodotti e poi caricarle su internet. Anche se non era creativo come avrebbe voluto, lo trova un impiego poco impegnativo e perfino piacevole ogni tanto.”
Così viene descritta. Insomma una vita “normale”, qualche amicizia, un fidanzato ma…
L’arrivo di una lettera cambia d’improvviso il corso delle cose. “Tutti i segnali lasciavano intuire che sarebbe stata una giornata insignificante: una di quelle che scivolano via inosservate, come una singola pagina bianca in mezzo a un quaderno tutto scritto. Ma grazie alla lettera quel giorno era destinato a trionfare in cima alla lista dei momenti significativi”.
Quante volte ci capita, in preda all’apatia di cogliere un segnale esterno come elemento che possa cambiare il nostro destino, specialmente quando tutto sembra ripetitivo, piatto, insapore
Leggendo la lettera Holly scopre, tra le altre cose, di essere la proprietaria di una grande casa sull’isola greca di Zacinto. Per la protagonista inizia una seconda vita.
Una tessera alla volta riesce a rimettere in ordine un intricato mosaico.
Sostenuta da nuove amicizie, un nuovo amore e dal clima e dai colori incantevoli del luogo che ospita la sua nuova casa, si lascia pervadere da una linfa vitale che con naturalezza le mostra per la prima volta chi è veramente.
Riprende in mano la sua antica passione per le stoffe e la sartoria per diventare di lì a poco una stilista di moda. Un’attitudine e un sogno che erano rimasti chiusi in un cassetto per troppo tempo e che attendevano soltanto di essere accolti e messi in circolo con forza e determinazione
Nessuna magia dunque ma uno stato d’animo libero e ricettivo. La soluzione era lì dove aveva cercato invano fino a poco tempo prima.
Non solo nei romanzi! I “risvegli” avvengono anche nella realtà…