Le cariche della polizia al corteo Ast a Roma scatenano dibattiti, polemiche e fanno moltiplicare i messaggi di solidarietà ai lavoratori
Il sentimento che prevale è la rabbia. Il dolore non si allevia con la violenza ma con la solidarietà e l’ascolto. E’ questo lo slogan che sta accomunando in questi giorni politica (tanto a Sinistra, quanto a Destra) sindacati, comuni cittadini. Forse qualcuno lo scorso 29 ottobre, in piazza dell’Indipendenza a Roma, lo ha dimenticato. Una “svista” clamorosa che non poteva passare inosservata. Ed ecco che le vicende legate al destino della Tk-Ast e di centinaia di operai, assumono una rilevanza nazionale.
Il rumore delle cattive notizie – Il vergognoso spettacolo degli scontri tra polizia e operai, ha acceso di colpo i riflettori su una delle fasi più tristi e complicate per la città di Terni. Per la prima volta la vertenza ThyssenKrupp – Acciai Speciali Terni, balza sulle prime pagine dei maggiori quotidiani italiani e i messaggi di sostegno e vicinanza rivolti alle centinaia di operai, ormai da mesi con il fiato sospeso, si moltiplicano. Sì, con il fiato sospeso, perché non sanno ancora se e come continuerà il lavoro presso quel sito che produce 1,5 milioni di tonnellate l’anno di acciaio inox ma sul quale ore pende la scure del drastico ridimensionamento. La buona notizia è che un possibile spiraglio sulla trattativa tra governo e i vertici aziendali si starebbe riaprendo ma sfortunatamente arriva nella stessa giornata in cui si scatenano le cariche al corteo composto da 500 lavoratori, di fronte all’ambasciata tedesca nella capitale, per protestare contro i licenziamenti. La violenza fa più rumore di qualsiasi notizia positiva.