Serre, vivai e orti a scuola…
Massimo Manni, presidente di Coldiretti Terni illustra il progetto, ormai divenuto realtà, ideato per sensibilizzare e avvicinare i giovani al valore del lavoro agricolo e dei prodotti della terra
Cosa serve per fare la pizza e il pane, come si preparano le marmellate, cosa sono i cicli vitali delle piante.
La maggior parte delle risposte a certi quesiti arriva dall’agricoltura, ma spesso per pigrizia, per automatismo, si procede senza cercare risposte e ci si autoconvince che le confetture nascano direttamente nei barattolini in vetro o negli scaffali dei supermercati. E’ necessaria l’educazione a un consumo consapevole. In Umbria l’agricoltura sta reagendo alla crisi, soprattutto grazie all’export ma sta crescendo l’interesse verso questo settore, aumentano le iscrizioni agli istituti di agraria e all’Università e molte sono le iniziative e i progetti.
“Come Coldiretti – commenta Massimo Manni presidente della Coldiretti Terni – siamo fortemente impegnati nell’avvicinare sempre di più mondo agricolo e società, partendo dalle scuole, luoghi privilegiati dove far comprendere l’importanza e la strategicità del lavoro degli imprenditori agricoli, ma anche il valore di una sana alimentazione basata su sicurezza e qualità del cibo”.
A partire dallo scorso anno ha preso il via un percorso educativo che prevede l’arrivo a scuola di serre, orti e vivai. Finora sono state interessate le scuole di Montecastrilli, dove l’Istituto Comprensivo “Petrucci” è stato dotato di una serra, invece nei plessi scolastici di Quadrelli e Castel Todino sono stati sistemati degli orti. Poi sarà la volta di Castel dell’Aquila, sempre in provincia di Terni, dove gli studenti avranno a disposizione un piccolo vivaio, per poter conoscere giorno dopo giorno i segreti della natura.
La cura di questi spazi realizzati nelle aree adiacenti agli edifici scolastici rientra a tutti gli effetti nelle discipline di insegnamento. Ogni istituto ha a disposizione delle ore da poter utilizzare anche per questo tipo di attività – spiega Manni – e ci auguriamo di poter coinvolgere sempre più scuole. Il progetto si rivolge alle scuole dell’infanzia, alle elementari e alle seconde inferiori. L’obiettivo è quello di far procedere parallelamente la parte teorica con quella pratica. Ormai l’anno scolastico sta per terminare ma in futuro prevediamo anche dei laboratori didattici anche grazie alla collaborazione delle proloco, degli anziani del posto che mostreranno ai ragazzi come si utilizzano in cucina i prodotti della natura. Lo scorso novembre gli allievi di alcune scuole hanno partecipato alla raccolta delle olive a Villa Canali, una residenza protetta per anziani che si trova a Quadrelli, hanno collaborato con i nonni e gli ospiti della struttura, rafforzando così i rapporti intergenerazionali”.
Con questi percorsi didattici i giovanissimi “oltre al ‘saper fare’ necessario a un bravo agricoltore – prosegue Manni – ‘testeranno’ anche la stagionalità dei prodotti agricoli che arrivano sulle nostre tavole. Sensibilizzare i giovani sull’importanza che l’attività agricola riveste per l’intera comunità, sui valori della sana alimentazione, della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile – sottolinea – assume oggi una rilevanza sempre maggiore, anche alla luce di una rinnovata percezione collettiva che sta riscoprendo il territorio e l’ambiente che ci circonda, come luogo di identità e di appartenenza da valorizzare”.