Coldiretti fa il punto sul piano di sviluppo rurale 2014-2020. Tra le novità l’agricoltore attivo e il “greening”
“Ci troviamo di fronte a un’agricoltura mutata, sempre più multifunzionale, orientata alla produzione non solo di semplici derrate, ma di quel cibo di qualità che ogni giorno arriva sulle nostre tavole e di servizi per la collettività”. Così si è espresso Massimo Manni, presidente di Coldiretti Terni durante il seminario (realizzato con il contributo finanziario dell’Unione Europea – Dg Agri) sul tema “La nuova Pac tra sostenibilità e innovazione: le opportunità per l’olivicoltura umbra nel Piano di sviluppo rurale 2014-2020 e le nuove strategie agronomiche” che si è svolto a Montefranco.
Obiettivo dell’iniziativa: informare gli imprenditori agricoli sulle ultime novità riguardanti la nuova politica agricola comune e in particolare sui contenuti del nuovo Piano di sviluppo rurale dell’Umbria in corso di approvazione.
I relatori – Coldiretti sta fornendo agli imprenditori agricoli una panoramica sulle nuove regole e incentivi per gli agricoltori e i territori rurali introdotte dalla riforma 2014 – 2020. “Una tappa decisiva anche per il modello agricolo italiano” – ha affermato Manni. A illustrare le novità anche Roberto Montagnoli vicedirettore Coldiretti Umbria, Aleano Barbarossa, responsabile Caa Coldiretti Terni ed Emilio De Angelis agronomo.
“Sulla nuova Pac il nostro Paese è partito da una posizione “difficile” – è stato sottolineato – ma ora la riforma offre finalmente una opportunità straordinaria per premiare chi vive di agricoltura.
Le novità – Tra le novità importanti quella dell’agricoltore attivo e del “greening”, ovvero degli impegni in campo ambientale richiesti alle aziende agricole. All’Umbria tra pagamenti diretti e sviluppo rurale, toccheranno circa 200 milioni di euro annui; un’attenzione particolare sarà riservata all’innovazione e alla sostenibilità ambientale.
Un focus specifico nel corso dei lavori è stato dedicato alle prospettive dell’olivicoltura umbra “mai come quest’anno in difficoltà da un punto di vista produttivo, ma – è stato sottolineato – una risorsa essenziale per l’intero comparto regionale”.
Psr e olivicoltura, riunione con l’assessore Cecchini