La Camera di commercio fa il punto della situazione in base agli ultimi sui dati Istat, ancora in crisi i settori portanti
I dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica collocano la provincia di Terni tra quelle in fase di ulteriore declino sotto l’aspetto del mercato del lavoro. L’anno 2014 si chiude con un bilancio occupazionale ancora negativo: il tasso di disoccupazione nel corso dell’ultimo anno ha raggiunto il 12,2% segnando un forte incremento rispetto al 2013 anno in cui il dato è risultato pari al 10,3%. “L’approfondimento sul dato Istat – riferiscono dalla Camera di commercio – evidenzia che poche altre province hanno mostrato un incremento maggiore nell’ultimo anno. La disoccupazione nel territorio ternano ha subito un incremento anche piuttosto repentino, se si considera che nel 2011 il dato raggiungeva appena il 4,2%. In sostanza il fenomeno si è quasi triplicato nel corso degli ultimi tre anni”.
La dinamica peggiore – secondo l’ente camerale – riguarda il tasso di disoccupazione giovanile che nel 2014 ha raggiunto il 50,9% contro il 38,5% del 2013 con un incremento di oltre il 12% in un solo anno.
Ancora in crisi i settori portanti – La crisi dei settori portanti per l’economia locale come l’industria, il commercio e l’artigianato rimane forte dunque. “Proprio da questi comparti, nel passato, sono scaturite le maggiori opportunità occupazionali per il nostro territorio – sottolinea Flamini – Per questo la Camera di commercio continuerà a monitorare i cambiamenti del nostro sistema economico e contestualmente a supportare con tutti gli strumenti a disposizione ed in sintonia con le altre Istituzioni, sia la nascita di nuove imprese sia il consolidamento di quelle esistenti e già presenti nei settori portanti dell’economia provinciale che, visti questi dati, dimostra una grande fragilità ed è bisognosa di allargare i propri confini, ampliare i propri orizzonti per far si che tutte le imprese che questo ente rappresenta, non rimangano soffocate nel proprio orticello che ogni giorno sta diventando sempre più stretto”.
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