Secondo elaborazioni Terranostra-Coldiretti su dati Istat, la domanda dell’agriturismo nel “Cuore verde d’Italia”, è cresciuta del 4% e rappresenta il 17,6% di tutte le presenze turistiche regionali
La stagione estiva si sta confermando centrale per il comparto agrituristico umbro, caratterizzata da un buon numero di presenze sia di turisti italiani che stranieri, alla ricerca di tranquillità nella natura, di esperienze di vita autentica in campagna e della qualità dell’agroalimentare locale.
È quanto riferisce Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica.
C’è fiducia anche per i prossimi mesi per un turismo – commenta Elena Tortoioli, presidente regionale di Terranostra – “lento” e rurale, che sta caratterizzando sempre di più l’intera offerta regionale, con la richiesta di relax e luoghi unici, da parte di turisti sempre più propensi a conoscere dal vivo le attività della campagna alla scoperta di allevamenti, frantoi, fattorie e cantine, dove poter degustare anche i nostri prodotti di qualità legati al territorio e proposti dai cuochi contadini. Le peculiarità delle nostre strutture Terranostra-Campagna Amica, ben si coniugano pure con la ricerca di nuovi itinerari storico-culturali, magari da raggiungere in bicicletta, che, insieme a passeggiate a cavallo e nei “cammini”, rappresentano un ulteriore e apprezzata possibilità.
Gli agriturismi – aggiunge Tortoioli – si distinguono per un’ospitalità autentica, grazie anche ad un turismo esperienziale e di prossimità, che porta alla riscoperta dei centri minori nelle nostre campagne, con le strutture che hanno incrementato la proposta di servizi innovativi e che ora lavorano pure per “destagionalizzare” maggiormente l’offerta.
Il nostro impegno – riferisce Elisa Polverini vicedirettore Coldiretti Umbria – punta ad accrescere di anno in anno la competitività e la centralità del segmento agrituristico, come componente di un sistema turistico integrato nelle aree rurali con al centro l’azienda agricola e leva fondamentale per l’intero comparto regionale.
Sono tanti in questo periodo i visitatori che scelgono i nostri agriturismi per vivere una vacanza completa, combinando la passione per il cibo e per la natura con attività, hobby e interessi, spinti da un nuovo modo di vivere il turismo, basato su esperienze dirette e sostenibilità. Agriturismi – prosegue Polverini – centrali in tante aree rurali e anche meno conosciute, ma pure in tanti piccoli borghi, tra le mete preferite e gettonate di questa estate da 2 italiani su 3 e dove “nascono” la stragrande maggioranza dei prodotti tipici certificati dell’agroalimentare Made in Italy.
A testimonianza di questo, secondo elaborazioni Terranostra-Coldiretti su dati Istat, la domanda dell’agriturismo umbro nel 2023 è cresciuta del 4% rispetto al 2022 e rappresenta il 17,6% di tutte le presenze turistiche regionali, pari a 6,4 milioni. Inoltre – precisa Polverini – tutto l’universo delle attività connesse all’agricoltura – oltre 2.300 aziende, 8,5% del totale delle aziende agricole – della regione Umbria, produce un valore economico di circa 285 milioni di euro, pari al 27% del PIL agricolo regionale. Supportare la multifunzionalità e anche l’agriturismo quindi – conclude Polverini – “produce” un quarto del PIL agricolo umbro.
L’agriturismo conta in Umbria 1.296 strutture; circa un agriturismo su sei (217) si trova in montagna, mentre il 45,2 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 21.117, mentre quelli a tavola sono 18.902.