L’idea di ben-essere secondo Bartolini
Autore: Stefano Bartolini
Titolo: Manifesto per la felicità. Come passare dalla società del ben-avere a quella del ben-essere
Donzelli Editore, Roma 2013
Con Unione Economica Feltrinelli/Saggi – prima edizione 2013
Tutto deve ripartire dal senso della possibilità. Da qui lo slancio per un recupero di se stessi, in termini di serenità interiore e di relazioni affettive. Questa la tesi presentata da Stefano Bartolini, docente di economia politica e sociale presso la facoltà di economia “Richard M. Goodwin” dell’Università di Siena.
Con il suo saggio “Manifesto per la felicità”, Bartolini mostra come lo sviluppo economico abbia portato nel corso del tempo a uno sfilacciamento dei rapporti umani. Il risultato è un profondo senso di insoddisfazione. Cita il caso degli americani come esempio da non seguire. Studi di psicologia sociale, storia economica e sociale mettono in evidenza – secondo Bartolini – che negli Stati Uniti, l’orientamento alla competizione economica e dei valori sociali è alla base del declino relazionale.
La via d’uscita resta dunque ‘il senso della possibilità’ così definito da Renato Palma: “la capacità di cambiare l’ambiente adattandolo alle proprie esigenze”.
Tratto da “Manifesto per la felicità. Come passare dalla società del ben-avere a quella del ben-essere” di Stefano Bartolini – pag.147
“Il senso della possibilità – afferma Bartolini – è alla base del nostro successo evolutivo perché ci ha resi capaci di adattare l’ambiente alle nostre necessità. Ci ha reso possibile inventare tecnologie, istituzioni, regole, ambienti sociali e culture che hanno lo scopo di migliorare la nostra vita. Ci ha resi capaci di progettare esperienze finalizzate al raggiungimento di condizioni di vita più facili e godibili. Questa è la nostra peculiarità biologica principale”.
Indice
XI Prefazione di Enrico Giovannini
3 Introduzione
11 Ringraziamenti
Parte prima. Il manifesto in breve
I La malattia
15 I sintomi: infelicità e fretta
15 La malattia: il declino delle relazioni
17 Crisi sociale e abbondanza economica
II Le cause della malattia: il cambiamento dei valori
23 Cultura del consumo e relazioni
25 L’economia del mercato diffonde la cultura del consumo
28 I media promuovono i valori del consumo
29 Alla radice del problema: la vita dei bambini
31 La comprensione del senso della possibilità
33 Vite e società alla deriva
34 La vita urbana
37 Stati Uniti: l’espansione della città a bassa densità
38 Estate 2007: l’implosione del capitalismo Neg
III Terapie: politiche relazionali
41 Cambiare le città
42 Cambiare lo spazio urbano
43 Ridurre il traffico
44 Cambiare la scuola
47 Ridurre la pubblicità
48 Cambiare la democrazia
50 Cambiare il lavoro
54 Cambiare la sanità
56 Stato, mercato, relazioni
60 Qualche obiezione
Parte seconda. L’America: l’esempio da non imitare
I Perché gli americani sono sempre più infelici e perché lavorano sempre di più
65 Concetti e misure di basa
67 Gli americani sono sempre meno felici
71 Gli americani lavorano sempre di più
72 Perché gli americani lavorano sempre di più se il denaro compra sempre meno la felicità?
73 Felicità e povertà relazionale
78 Lavoro e povertà relazionale
II Il degrado relazionale genera crescita economica
81 Crescita economica e povertà relazionale
84 La sindrome schizofrenica della crescita
86 L’aumento delle spese per il controllo sociale
89 America e Europa a confronto
Parte terza. Da cosa dipende la qualità delle relazioni?
I Mercato, valori, relazioni
99 La commerciabilità dei beni
102 Il cambiamento dei valori
104 Cultura del consumo e povertà relazionale
106 Perché la cultura del consumo distrugge le relazioni?
109 La sostituzione delle motivazioni
112 Perché le relazioni di mercato diffondo i valori del consumo?
113 La povertà relazionale genera cultura del consumo?
115 La cultura del consumo e il rapporto con se stessi
117 La cultura del consumo in Europa
II La fabbrica dei desideri: i media
119 L’intensificazione dell’acquisizione competitiva
120 Il ruolo dei media
124 Lo spot impossibile
III Nati per comprare?
127 Il malessere dei giovani
129 Spiegazioni sbagliate dell’infelicità giovanile
129 Il disagio relazionale dei giovani
130 Pressione competitiva e sul tempo
132 La cultura del consumo dei giovani
133 La pubblicità diretta ai bambini
136 Come i media riducono il benessere dei giovani
IV Nati per lavorare
139 Il conflitto adulti-giovani, l’ingovernabilità delle vite individuali e del sistema sociale
142 Il senso della possibilità
144 La cultura del tempo
V Che tipo di animale siamo?
149 L’homo oeconomicus è un falso
152 Una specie cooperativa
155 Selezione sessuale e capacità relazionali negli umani
156 La scienza triste comincia a sorridere: la funzione sociale di una bugia scientifica
Parte quarta. Politiche per la felicità
I Politiche urbane: la città relazionale
163 La città moderna
167 Lo spazio nella città relazionale
170 I trasporti nella città relazionale
II Politiche per i bambini e i giovani
176 Cambiare la scuola
179 Cosa possono fare i genitori?
181 La fatica dei genitori.
182 Lettera di un adolescente difficile agli adulti: “Il problema siamo noi”
III Politiche per la pubblicità
185 Proposte di regolamentazione
187 Controargomenti
188 Consumo come forma di autonomia infantile
189 “I ragazzi non sono più ingenui come una volta”
190 La pubblicità produce tv gratuita, migliori prodotti, crescita e occupazione
191 La colpa è dei genitori
IV Cambiare la democrazia
193 La postdemocrazia
195 Perché si è affermata la postdemocrazia
197 Come riformare la (post) democrazia
199 La postdemocrazia
V Come cambiare il lavoro
203 La persistenza della maledizione biblica del lavoro
205 Soddisfazione per il lavoro e motivazioni intrinseche
206 Cosa dovremmo fare?
208 Più felici ma meno produttivi?
209 I limiti degli incentivi
212 Meno incentivi uguale meno produttività?
214 Capitalismo e motivazione intrinseche
VI Politiche per la salute
215 Come migliorare la salute?
216 Felicità e salute
217 La cura sociale
220 Il benessere come prevenzione
222 Dalla cura delle malattie a quella dei malati
223 La conoscenza mediatica
VII le obiezioni alle politiche relazionali
227 Prima obiezione: aumentano la disoccupazione
233 Seconda obiezione: non ci sono i soldi
Parte quinta. Epilogo: la crisi economica attuale
I La creazione del formidabile consumatore americano
241 Il formidabile consumatore americano
242 Il formidabile debito del consumatore americano
245 L’implosione del capitalismo Neg
251 Che dovremmo fare?
253 Obama
Parte sesta. E ora le buone notizie: la società relazionale è possibile
I Pezzi di una realtà possibile
259 Utopia o realtà?
260 L’azienda possibile
268 La città possibile
270 La scuola possibile
272 Forme di economia sociale
273 Altri esempi: sanità e norme per la pubblicità
II Novecento è finito
275 La nostra cultura sta cambiando
277 Perché è finito il Novecento
279 L’America: da Tocqueville a Katrina
281 L’Europa: fine dell’adolescente di un Vecchio continente
III L’Italia: dove stiamo andando, dove dovremmo andare
285 L’Italia: americanizzazione in aumento, benessere e diminuzione
287 Gli italiani e il lavoro
289 Potenzialità italiane: l’economia sociale
291 limiti italiani: scelte collettive sbagliate
294 Cambiare strada
297 Bibliografia