Forte di un bilancio estivo soddisfacente, in Umbria il comparto degli agriturismo si prepara ad affrontare le prossime sfide puntando sulla “destagionalizzazione”
Coldiretti: “Le possibilità per i turisti in campagna non mancano nemmeno in questo periodo quando è ancora possibile provare nelle nostre aziende agricole multifunzionali, quel turismo esperienziale in concomitanza con le attività di vendemmia, raccolta delle olive, così come passeggiare nei boschi alla ricerca dei funghi”.
È positivo il bilancio di Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica, per l’affluenza estiva di turisti alla ricerca della buona tavola e del relax all’aria aperta.
“Buone notizie dopo tanti mesi difficili – spiega Elena Tortoioli presidente regionale Terranostra – anche se non sarà semplice recuperare interamente lo stop forzato che il settore ha subìto da 18 mesi a questa parte, con aperture e chiusure a singhiozzo, cui si aggiungono per le imprese i costi legati ai rincari delle materie prime e ora dell’energia”.
Gli agriturismi, sono stati fra i più gettonati negli ultimi mesi, con un alloggio medio di 2/3 notti, anche grazie alla maggiore facilità, in campagna, nel garantire il rispetto delle misure per difendersi dal contagio.
“Seppur ancora lontani dai livelli pre-covid – aggiunge Tortoioli – con grande soddisfazione abbiamo registrato, oltre ai tanti italiani, pure il ritorno di turisti stranieri, come tedeschi, olandesi e francesi. Ora però – prosegue – occorre rinnovare l’impegno per arrivare a quella tanta auspicata “destagionalizzazione” di cui il nostro territorio necessita fortemente. Servono iniziative e risposte che puntino ad aumentare la redditività del comparto, promuovendo una rete fra strutture ricettive rurali ma anche tra diversi comparti e settori”.
Le possibilità per i turisti in campagna non mancano nemmeno in questo periodo d’altronde – ricorda Tortoioli – quando è ancora possibile provare nelle nostre aziende agricole multifunzionali, quel turismo esperienziale in concomitanza con le attività di vendemmia e di raccolta delle olive, così come passeggiare nei boschi alla ricerca dei funghi.
Un interesse coerente con il boom del turismo enogastronomico con quasi sei italiani su dieci in vacanza in Italia che – precisa Elisa Polverini vicedirettore regionale Coldiretti e segretario Terranostra Umbria – durante l’estate 2021 hanno scelto di visitare frantoi, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali direttamente dai produttori, ottimizzare il rapporto prezzo/qualità e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana a tavola, una vera e propria esperienza. Le nostre strutture agrituristiche sono aziende agricole vere che rispettano l’ambiente, espressione della multifunzionalità, con un ruolo chiave nell’ambito del turismo extralberghiero e di prossimità; una risorsa fondamentale in ambito enogastronomico e ricettivo, nonché per l’importante ruolo di presidio ambientale e di servizi per la società.
Proseguiamo quindi – conclude Polverini – a lavorare in stretto contatto con l’assessorato regionale e le amministrazioni comunali, per strategie di promozione del territorio e valorizzazione delle eccellenze produttive, convinti della centralità e della competitività di un comparto che necessita tra l’altro di semplificazione e sburocratizzazione.
L’agriturismo conta in Umbria secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, 1373 strutture, con 412 dedite alla ristorazione, 235 alla degustazione e 1145 ad altre attività. Circa un agriturismo su cinque (249) si trova in montagna, mentre il 47 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 23.862, mentre quelli a tavola sono 13.654. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende.