Nel 2020 il 39% delle aziende ha richiesto ad almeno la metà dei profili ricercati il possesso di attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale
Il dato diffuso in occasione della Giornata mondiale della Terra, è contenuto nell’ultima edizione del volume “Le competenze green” della collana di pubblicazioni del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
Competenze green sempre più necessarie
L’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale continua a ricoprire un ruolo molto importante nelle richieste delle imprese – sottolinea Unioncamere. Per circa 2,6 milioni di ingressi, il 79,3% delle entrate programmate dalle imprese, infatti, la competenza green è ritenuta necessaria per svolgere la professione, e per il 38,3% del totale, pari a 1,2 milioni di entrate, il grado di importanza di questa competenza è considerato elevato.
Tra le professioni per le quali la richiesta con importanza elevata di competenze green raggiunge percentuali importanti si incontrano gli ingegneri civili (competenza elevata richiesta per il 68,7% delle assunzioni), gli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni (63,4%), i tecnici della gestione di cantieri edili (62,7%), i tecnici della sicurezza sul lavoro (54,5%) e gli ingegneri energetici e meccanici (52,8%).
Data la trasversalità della skill, si evidenziano valori elevati anche in figure meno specializzate, come gli idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas (60,6%) e i cuochi in alberghi e ristoranti (54,6%).
La domanda di competenze legate alla ecosostenibilità risulta maggiore per le entrate per le quali si ricercano livelli di istruzione più elevati.
Le competenze green vengono richieste all’84% dei laureati e all’83,5% di chi è in possesso di un diploma di istruzione tecnica superiore.
Anche per chi detiene una qualifica e/o un diploma professionale o un titolo di studio di livello secondario l’attitudine al risparmio energetico e sensibilità ambientale è un requisito importante per svolgere l’attività in azienda, richiesto rispettivamente al 78,6% e al 78,4% delle entrate del livello di istruzione.
Esaminando i principali settori, si distinguono, per la rilevanza dei profili per cui sono necessarie le competenze green sul totale dei contratti programmati, comparti particolarmente sensibili alla doppia transizione – ecologica e tecnologica – che potranno beneficiare delle politiche espansive nazionali ed europee. In particolare, nel settore delle costruzioni sono richieste competenze green a circa l’82% delle entrate, nella meccatronica all’82,7%, nel turismo e la ristorazione all’83,8% e nei servizi avanzati di supporto alle imprese all’84,8% degli ingressi.