Ecco il lavoro domestico in Umbria
In molte si propongono come colf o assistenti 24 ore su 24 alla stregua delle colleghe rumene. Una praticabile via d’uscita per arrivare a fine mese
“Molte donne italiane si presentano da noi per un posto di lavoro. Si propongono anche come badanti e questo è un fenomeno dell’ultimo periodo. Lo fanno perché devono affrontare un mutuo o altre spese importanti che altrimenti non riuscirebbero a sostenere”. Sono emblematiche le parole di Gloria della cooperativa socio-sanitaria ‘Il sorriso’ di Spoleto. C’erano dei lavori che gli italiani non volevano più fare. Stiamo assistendo a un cambio di rotta?
“Sì, adesso ci sono anche le italiane. Si tratta perlopiù di persone non sposate, vedove, insomma di persone libere – spiega Giulivo Scibinetti, segretario generale della Fnp-Cisl Terni – Il badantato è da sempre appannaggio delle extracomunitarie, proprio perché, seppur sposate e con figli, arrivano in Italia da sole e quindi, non avendo vincoli, possono svolgere quest’attività senza problemi”. Dal proprio osservatorio, Scibinetti, nota come spesso manchi una consapevolezza e una piena conoscenza del lavoro che si vorrebbe intraprendere: “Mi è capitato, in particolare quando ero in Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere) di spiegare a queste donne cosa significa accudire 24 ore su 24 un anziano non autosufficiente e spesso ho visto degli sguardi perplessi. Sarebbe sempre opportuno formare figure qualificate. Comunque l’offerta c’è, è la domanda che non c’è più”. Perché purtroppo in molti, anche in Umbria, sono rimasti senza lavoro e chi resta a casa provvede da sé ad assistere gli anziani.
In base ai dati Inps relativi al 2012 emerge che i lavoratori domestici complessivamente in Umbria sono 20.940 e comprendono colf, badanti. I lavoratori stranieri sono 17.483, di cui 7.960 badanti: circa 2500 in provincia di Terni, il resto è in provincia di Perugia.
“Per colf e badanti le retribuzioni minime – fa notare ancora il segretario generale della Fnp-Cisl – vengono aggiornate ogni anno, in base alle variazioni del costo della vita, rilevate dall’Istat”. Una commissione nazionale che riunisce sindacati e associazioni dei datori di lavoro presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali, stabilisce i valori.
Ci sono, infatti, i collaboratori domestici con poca esperienza (‘A’); oppure collaboratori che, dopo un periodo formazione professionale, si prendono cura di persone non autosufficienti (‘Ds’); i conviventi (anche part-time), non conviventi e lavoratori che assicurano assistenza o presenza notturna.
Un universo composito dunque nel quale anche molti umbri tentano di intercettare un’occasione di lavoro: “Ragazza italiana 40enne cerca lavoro come badante o baby-sitter a ore; ragazza 26enne italiana, seria, cerca lavoro come badante a ore o lungo periodo, pulizie; badante 26enne italiana cerca donna anziana da accudire, sistemazione fissa o a ore, non fumatrice, max serietà; assistente per anziani con esperienza decennale, italiana, automunita, cerca lavoro anche a ore e sostituzioni delle badanti nei loro giorni di riposo, astenersi perditempo…” Sono solo alcuni degli annunci pubblicati su ‘Silos’(il periodico dedicato alle offerte e domande di lavoro in Umbria) nelle ultime settimane.
“Certo, il periodo non è dei più floridi ma le richieste continuano ad arrivare” – fanno notare da TerniAssistenza struttura nata nel 2013 che fornisce esclusivamente personale italiano: “Si tratta di personale qualificato, per lavori a ore per pulizia, e assistenza anziani”.
Intanto la possibilità di un aiuto economico per le famiglie o donne madri sole, arriva dalla Regione Umbria. E’ uscito, infatti, il nuovo avviso per il progetto ‘Family help’ che prevede contributi per chi risulta essere residente nel territorio regionale, ha figli minori fino al 14esimo anno di età e/o una persona adulta bisognosa di cura, una persona anziana (ultra 65enne), una persona disabile, è titolare di un contratto di lavoro, o lavoratore atipico o autonomo ed è iscritto ad un corso di formazione per l’inserimento lavorativo e/o di qualificazione professionale. L’avviso resta in vigore fino al 31 dicembre 2014.
Lavoro domestico, novità su tariffe e contributi