Per la Regione Emilia-Romagna pronto il Pola (Piano Lavoro Agile) che porterà un risparmio di 3 milioni di euro l’anno a partire dal 2023
Obiettivo? “Promuovere l’inclusione lavorativa di persone in situazione di fragilità, sostiene e diffonde la trasformazione digitale e la cultura dei processi “digital first” come leve per migliorare la pubblica amministrazione regionale”
Non si può più tornare indietro, anzi non si deve! A questo punto sarebbe un grave errore. La pandemia da Covid-19 ha trasformato, nel bene e nel male, le nostre giornate e il nostro stile di vita, ha “ridisegnato” il modo di stare a scuola e al lavoro, in alcuni casi, accelerando quegli “slanci” innovativi dai risvolti eco-sostenibili di cui tanto si è parlato negli ultimi anni ma che stentavano a diventare realtà. Riprendere tutte le vecchie abitudini sarebbe controproducente.
Il lavoro agile ne è un esempio. Escluso qualche sporadico caso, infatti, la modalità non era mai stata usata in maniera così massiccia. Con il senno del poi molte amministrazioni pubbliche forse si staranno chiedendo “Perché non ci abbiamo pensato prima?”
Immaginiamo si stia facendo questa domanda la Regione Emilia Romagna, che proprio per non vanificare i risultati raggiunti su questo versante, ha stilato il Pola (Piano lavoro agile) “Destinato – si legge in una nota della giunta regionale – ad affrontare nel triennio 2021/23 le sfide dell’amministrazione pubblica raccordando tutte le iniziative di trasformazione digitale, sviluppo delle risorse umane e adeguamento dei processi e dell’organizzazione, con l’obiettivo di migliorare le modalità di lavoro e le performance dell’ente”.
I dipendenti della Regione attualmente in lavoro agile sono oltre il 65% e si prevede che terminata la fase pandemica oltre il 60% dei lavoratori possa svolgere l’attività in smart working per un risparmio previsto di 3 milioni di euro l’anno a partire dal 2023.
Tutte queste risorse, fanno sapere dall’ente regionale, saranno poi reinvestite per i cittadini e le imprese del territorio regionale.
Il piano che apre la strada verso un rinnovamento, in continuità con quanto previsto dal progetto VeLA “Veloce, leggero, agile – smart working per la PA” “promuove l’inclusione lavorativa di persone in situazione di fragilità permanente o temporanea, sostiene e diffonde la trasformazione digitale dell’ente e la cultura dei processi “digital first” come leve per migliorare la pubblica amministrazione regionale a favore di cittadini e imprese. Infine, ottimizza e riprogetta gli spazi di lavoro e di conseguenza contribuisce allo sviluppo sostenibile del territorio regionale, riducendo i consumi e la mobilita”.