Presentazione ufficiale del primo progetto realizzato da “Ambiente Umbria” la rete di imprese artigiane, nata nel 2013
Una linea di mobili tra tradizione e innovazione. Rende omaggio a Città di Castello e a una delle sue attività storiche, il primo progetto realizzato da “Ambiente Umbria”, la rete di imprese artigiane fondata nel novembre 2013 da Umbria Export con l’intento di unire le professionalità legate al mondo del design e della produzione del mobile operanti nell’Alta Valle del Tevere in Umbria.
In occasione della settimana del Fuorisalone 2015, in programma a Milano da martedì 14 a domenica 19 aprile 2015, presenta in anteprima, negli spazi di Loftino – Tortona Design District –, la Collezione Fz del brand Città Castello, realizzata dalla stessa rete di imprese e progettata dall’architetto Francesco Rosi.
La finalità del progetto – L’obiettivo è quello di promuovere la forte vocazione artistica e artigianale che storicamente caratterizza l’Alta Valle del Tevere. “Un territorio – fanno notare i referenti di Ambiente Umbria – che ha dato i natali a personalità rivoluzionarie, quali Piero della Francesca e Alberto Burri, e dove nei secoli si sono sviluppate eccellenze artigiane legate alla produzione della carta, alla stampa, alla lavorazione del tabacco, a quella del legno, all’agrimeccanica”.
Umbria Export – Il progetto è stato promosso e realizzato da Umbria Export: coordinamento generale, Enzo Faloci; coordinamento tecnico, Gilberto Bucci; progettista: Francesco Rosi; art director comunicazione, Marco Tortoioli Ricci.
Città Castello e la collezione Fz – Il brand Città Castello intende sottolineare l’importanza del legame tra il progetto e il territorio. L’area di Città di Castello è, infatti, oggi uno dei più rilevanti poli di produzione del mobile in stile in Italia, in cui convivono un alto numero di imprese artigiane caratterizzate da una costante ricerca di qualità del prodotto.
La Collezione Fz propone una serie di elementi, progettati dall’architetto tifernate Francesco Rosi (1965, Città di Castello), che coniugano produzione artigianale e innovazione tecnologica, rivelandosi funzionali e “funzionanti”.
Poi c’è “Santone” una docking station per smartphone e tablet, che ne permette la ricarica e il collegamento agli amplificatori. Le luci
Gli altri pezzi della collezione – “Levando” è un set bagno immaginato a partire dalle esigenze del singolo. Ergonomia e praticità d’uso si uniscono a composizioni polimateriche – piani di ceramica lavorata artigianalmente sono affiancati alle essenze preziose del rovere e del noce – che esaltano le lavorazioni manuali e la cura dei dettagli. “Lectoro” è un letto con una spiccata componente funzionale. Nell’imponente spalliera sono integrate luci e lampade flessibili Led, mentre lateralmente si aprono vani che offrono spazio di ricarica per ogni tipo di dispositivo. La scheda Arduino, presente al suo interno, gestisce gli effetti luminosi e i comandi. “Armario / Set” è un armadio dalle linee rigorose realizzato con materiali pregiati. Presenta infatti una struttura in listellare nobilitato di noce e faggio, ante scorrevoli con specchio, e una finitura a foglia d’oro e noce fiammato. L’interno, dalla suddivisione razionale, presenta una cassettiera e l’illuminazione di servizio. “Lavabile” è un lavabo free stand, in terra refrattaria smaltata, che può essere collocato in qualsiasi ambiente. Presenta un rivestimento unico a mosaico di listelli noce e rovere e un basamento in travertino.
I wallpaper e i progetti dell’Accademia di Belle Arti – L’esposizione presenta inoltre una serie di wallpaper, progettati dall’illustratore Giovanni Bettacchioli (1984, Città di Castello), dall’architetto Besmira Braho (1987, Gjirokaster – Albania), dal graphic designer e artista Fabio Mariacci (1957, Città di Castello), dall’architetto e designer Achille Sberna (1984, Città di Castello).
Questi progetti sono accompagnati dai lavori di ricerca e progettazione, incentrati sul rapporto tra identità territoriale e design, realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia del corso di Design3, a cura del professore Marco Tortoioli Ricci.