L’iniziativa della Camera di commercio di Terni per agevolare l’innovazione all’interno delle Pmi del territorio e fornire a chi deposita brevetti la possibilità di svilupparli fino a realizzarli come prodotti innovativi
Spesso le idee, anche quelle buone, rischiano di perdersi nel nulla prima di potersi concretizzare. Molti sono gli ostacoli. Da un lato la scarsa capacità di fare innovazione e investire in tecnologia, dall’altra una carente propensione brevettuale confermata anche dai dati sul numero dei brevetti depositati presso gli uffici camerali. “Un trend costante, che disegna una chiara tendenza su cui occorre intervenire”. E’ questo il monito della Camera di commercio di Terni.
Brevetti e modelli di utilità – Nel 2014 sono stati 14 i brevetti e i modelli di utilità depositati presso gli uffici della Camera di Commercio, 14 nel 2013, 22 nel 2012. Gli ultimi dati aggiornati sono al primo trimestre di quest’anno con 3 brevetti depositati e 10 modelli di utilità. Diversi i settori coinvolti, dal campo meccanico a quello medico. Si va dal sistema di produzione di energia a circuito chiuso, al dispositivo cingolato per le tavole da snowboard, strumenti per la misurazione dei parametri vitali in ascensore e del paracadute per ascensori fino all’apparecchio per il trattamento di patologie dermatologiche a carico di unghie e piedi.
Anche nel resto del Paese, i dati dicono che quasi mai un’idea brevettata riesce a raggiungere il mercato. Su 12mila domande di brevetto che ogni anno vengono mediamente presentate in Italia, oltre il 90% non si trasforma in un prodotto venduto sul mercato.
Giuseppe Flamini – “Il nostro tessuto imprenditoriale è composto di micro e piccole imprese che non riescono a fare innovazione mediante l’impiego di risorse dirette a causa di mancanza di fondi, di competenze interne o di “visione d’insieme” – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Flamini – per questo stiamo mettendo in campo un progetto innovativo che parte da un presupposto: mettere in collegamento l’idea con le aziende che potrebbero svilupparla”.
La collaborazione con il Centro sviluppo brevetti – Il progetto si chiama “Dall’idea al mercato, il coraggio del nuovo” e nasce dalla collaborazione tra l’ente camerale ed il Centro Sviluppo Brevetti (CSB) e intende da una parte agevolare il processo di innovazione all’interno delle Pmi del territorio, sfruttando brevetti già depositati; dall’altra, fornire a chi deposita brevetti la possibilità di svilupparli fino a realizzarli come prodotti innovativi. Massima diffusione sarà data all’iniziativa camerale grazie alla collaborazione con i Comuni della provincia e alle Associazioni di categoria che individueranno al proprio interno personale dedicato a fornire una prima informazione sul progetto. Intanto è aperto da qualche giorno uno Sportello all’interno dell’Ente dove è possibile fissare un incontro informativo gratuito con un esperto (scrivendo alla mail sviluppo.brevetti@tr.camcom.it). Che si tratti di impresa che vuole innovare o di una persona fisica che ha depositato un brevetto, il responsabile di Area CSB identificherà una serie di attività strategiche da porre in essere, disegnando un percorso specifico e modulare rispetto al business ipotizzato e rispetto agli obiettivi dell’interlocutore. Se a rivolgersi è un inventore, con l’aiuto dell’esperto si individuerà quale percorso sia meglio intraprendere per valorizzare l’idea, analizzerà il mercato di riferimento, ragionerà sullo sviluppo prototipale, identificherà le certificazioni necessarie, individuerà lo sbocco sul mercato.
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