L’ultima rilevazione Istat mostra a maggio ricavi in vistosa crescita da dicembre, e commesse dal mese di agosto
Il fatturato dell’industria nel mese di maggio segna un considerevole aumento rispetto ad aprile, +1,5%, che porta il dato annuo (cifra corretta per gli effetti di calendario) al +7,6%, la crescita più alta da dicembre scorso.
Lo rileva l’Istat, parlando di risultati “ampiamente positivi”.
Anche per gli ordinativi a maggio si registra un incremento congiunturale (+4,3%). Nella media degli ultimi tre mesi l’indice subisce tuttavia una flessione pari all’1,0%.
L’andamento congiunturale del fatturato a maggio – spiegano dall’Istat è dovuto a incrementi sia sul mercato interno (+1,6%), sia su quello estero (+1,2%). Anche per gli ordinativi, entrambi i mercati registrano incrementi (+3,9% l’interno e +4,9% l’estero).
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industria a eccezione dell’energia (-7,2%), particolarmente rilevante per i beni intermedi (+3,1%).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a maggio 2016), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 7,6%, con incrementi del 6,7% sul mercato interno e del 9,3% su quello estero.
L’indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 7,5%: il contributo più ampio a tale incremento viene dalla componente interna dei beni intermedi.
Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nella metallurgia (+14,1%), mentre l’unica diminuzione riguarda le altre industrie manifatturiere (-5,9%).
Nel confronto con il mese di maggio 2016, l’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento del 13,7%. Tutti i settori registrano incrementi, particolarmente rilevante per la fabbricazione di mezzi di trasporto (+19,5%).