E’ la quarta regione per tasso di femminilizzazione (24,80%)in base ai dati dell’osservatorio di Unioncamere e InfoCamere
Con il 26,62% di attività gestite da donne o che vedono una partecipazione femminile maggioritaria, la provincia di Terni supera quella di Perugia ferma al 24,24%
A fine giugno 1.306.214 imprese iscritte al Registro delle Camere di commercio, pari al 21,6% del totale, vantano una donna al vertice o una partecipazione femminile maggioritaria.
E’ quanto emerge dall’ Osservatorio nazionale per l’imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere
L’Umbria con 23.642 imprese femminili su un totale di 95.344 (24,80%) è al quarto posto a livello nazionale. La provincia di Terni con il 26,62%, supera Perugia (24,24%).
In molti segmenti la partecipazione femminile sfiora o supera il 40%, come ad esempio nelle agenzie di viaggio, negli altri servizi di prenotazione tra cui quelli che riguardano le guide turistiche, negli alloggi per le vacanze, nelle attività di biblioteche e archivi.
I settori – “La vocazione all’accoglienza e alla cura, così tipica dell’universo femminile – fanno notare da Unioncamere – si riflette anche in settori ad alto tasso di partecipazione delle donne d’impresa: nell’assistenza sociale non residenziale, nei servizi di assistenza sociale residenziale, in cui il tasso di femminilizzazione del tessuto produttivo nazionale segna valori superiori al 40%. E sfiora addirittura la metà delle imprese totali che operano nelle altre attività dei servizi, in particolare quelli legati alla persona”.
La classifica – Ad occupare le prime tre posizioni sono il Molise, la Basilicata l’Abruzzo, che guidano la classifica per tasso di femminilizzazione dell’economia, con valori compresi tra il 25 e il 28%. Sul fronte opposto il Trentino Alto Adige, la Lombardia e il Veneto, in cui la presenza di donne di impresa è inferiore al 20%.