Sostegno a chi non ha più un lavoro… A Perugia il Fondo di solidarietà delle chiese umbre sta aiutando altre 35 famiglie, a Terni è stato siglato un accordo tra Comune e associazioni per interventi di contrasto dell’esclusione sociale e della povertà estrema. Intanto a Città di Castello esplode il caso di un sessantenne disabile che deve sopravvivere con una pensione di 500 euro al mese, “Angeli della Finanza” chiede interventi urgenti
Associazioni, centri di ascolto, parrocchie… un rifugio contro l’emarginazione sociale. Uno scudo contro la precarietà. Alle mense della Caritas adesso ci sono anche molti italiani a spartirsi il posto con gli stranieri, padri e madri di famiglia che hanno perso il lavoro e vivono di stenti.
Cercano una soluzione, un sostegno. E per fortuna qualcuno risponde. C’è chi dell’offrire aiuto ha fatto un’autentica missione. Una vera e propria mobilitazione sta interessando tutto il territorio regionale. In provincia di Perugia altre 35 famiglie in gravi difficoltà economiche stanno usufruendo del fondo di solidarietà delle chiese umbre che da quando è stato istituito (nel 2009) al 2013, ha sostenuto quasi 1.900 famiglie. In quattro anni sono stati erogati 2.569.850 euro su 2.625.258,56 raccolti nelle quattro collette promosse nelle otto diocesi della regione. Le offerte arrivano dai privati cittadini, dalle aziende, dagli istituti di credito. Nei mesi scorsi i vescovi umbri hanno deciso di promuovere una nuova raccolta a fronte delle continue richieste di sostegno da parte di padri e madri di famiglia cha hanno perso il lavoro. Domenica 30 marzo 2014 in tutte le parrocchie della diocesi di Terni Narni Amelia si effettuerà la “Raccolta di carità” il cui ricavato sarà destinato al nuovo centro Caritas Sant’Antonia in Via Vollusiano e alla Casa della Speranza Santa Maria della Pace che accoglie donne con bambini.
A Città di Castello in questi ultimi mesi l’associazione Angeli della Finanza si è messa letteralmente a disposizione di quanti si trovano ad affrontare situazioni di disagio economico: imprenditori, famiglie, giovani disoccupati. Stanno ricevendo richieste d’aiuto da tutta Italia.
“Nelle scorse settimane abbiamo accolto il signor Giordano Picchiarelli che ci ha firmato regolare liberatoria per fare da portavoce alle sue richieste – tiene a sottolineare la vicepresidente dell’associazione, Emanuela Splendorini. “Giordano ha 61 anni è vive con una modesta, se così possiamo definirla, pensione di invalidità di 500 euro mensili. All’inizio non ho ben compreso come potevamo aiutarlo – prosegue – non siamo una struttura che procura lavoro, né che da denaro a chi ne ha bisogno. Non ci siamo persi d’animo e abbiamo usato l’unico mezzo che abbiamo: diffondere dei comunicati stampa per parlare di questa storia e toccare così la sensibilità delle istituzioni tifernate”.
“Fortuna di quest’uomo è che almeno ha una casa è di proprietà – dice Domenico Panetta, presidente di Angeli della Finanza – Giordano ci ha detto che si è recato spesso alla casa comunale ma i suoi incontri, le sue richieste di aiuto si sono sempre arenate. Mi auguro – prosegue Panetta – che le istituzioni ci contattino per cercare insieme di risolvere questa situazione. Ci ha colto un po’ di sorpresa questo caso ovviamente non siamo in grado di dare lavoro a nessuno, né denaro. Come associazione facciamo ciò che sappiamo fare bene vale a dire: negoziare con le banche, pianificazione finanziaria per famiglie e imprese, pareri legali, e percorsi motivazionali che a mio avviso aiutano moltissimo chi si trova in tali condizioni”.
A Terni invece l’assessorato comunale alle politiche sociali ha stretto un patto con alcune associazioni che operano nel volontariato cittadino dando vita ad un accordo quadro per la realizzazione di interventi di contrasto dell’esclusione sociale e della povertà estrema e per il coordinamento contro le nuove povertà per l’anno 2014. L’intesa, sottoscritta dalle associazioni Sant’Egidio, San Martino, San Vincenzo De’Paoli e Nuova Arci, dalle Zone sociali numero 10 e 11 di cui sono capofila i comuni di Terni e Narni e dall’Ater Umbria, prevede la razionalizzazione e la messa a sistema degli interventi di aiuto che puntano a prevenire l’impoverimento della popolazione. “Tutto nasce – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Stefano Bucari – dalla riflessione collettiva suscitata dalla partecipazione al Convegno sulle povertà svoltosi lo scorso luglio 2013 che ha portato le associazioni di volontariato e gli enti istituzionali a prendere coscienza della necessità di istituire una cabina di regia permanente per il coordinamento degli interventi contro la povertà ed il crescente impoverimento con conseguente esclusione sociale e marginalità”.