Il lavoro cambierà per 8 professioni su 10, ecco come prepararsi

Stando all’ultimo report di ManpowerGroup-EY-Sanoma da qui al 2030 in particolare aumenterà sempre più la domanda di professioni tecniche e ad alta qualifica

Secondo il World Economic Forum il 65% dei bambini che oggi frequentano le scuole elementari faranno dei lavori che adesso ancora non esistono

Sarà sempre più importante il ruolo della scuola nella valorizzazione dell’intelligenza emotiva e delle abilità naturali

Come prepararsi alle professioni che ancora non esistono? Lo scenario che si prospetta da qui ai prossimi anni è proprio quello di una rivoluzione dal punto di vista delle competenze richieste. Sì, perché molti dei profili di cui il mercato del lavoro avrà bisogno tra appena cinque anni saranno del tutto nuovi.  Secondo l’ultimo World Economic Forum, infatti, il 65% dei bambini che oggi frequentano le scuole elementari faranno dei lavori che adesso ancora non esistono.

Secondo il rapporto, si prevede che il 23% dei posti di lavoro cambierà entro il 2027, con la creazione di 69 milioni di nuovi posti di lavoro e l’eliminazione di 83 milioni 

Il rapporto 2023 sul futuro del lavoro evidenzia che quasi un quarto dei posti (23%) è destinato a cambiare nei prossimi cinque anni, con una crescita del 10,2% e un calo del 12,3%.  

“La buona notizia – secondo la Direttrice generale del World Economic Forum Saadia Zahidi – è che esiste una chiara strada da percorrere per garantire la resilienza. I governi e le imprese devono investire per sostenere il passaggio ai lavori del futuro attraverso l’istruzione, la riqualificazione e le strutture di sostegno sociale che possono garantire che gli individui siano al centro del futuro del lavoro”.

“Perché sui banchi si possa scorgere un significato buono per la propria vita” nelle parole del sociologo Pesenti, l’invito a scommettere sulla persona e sui suoi desideri

Essere “pronti a tutto” – Per prepararsi al meglio ai mestieri del futuro, un ruolo di primo piano è quello offerto dalle cosiddette soft skills, le abilità personali legate all’intelligenza emotiva e alle abilità naturali ,ossia l’insieme delle competenze trasversali e flessibili, come la capacità di apprendere in modo autonomo, di risolvere problemi, di comunicare efficacemente e di lavorare in team.

I posti di lavoro in più rapida crescita – secondo il World Economic Forum –  sono gli specialisti dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, gli specialisti della sostenibilità, gli analisti di business intelligence e gli specialisti della sicurezza informatica  La maggiore crescita in termini assoluti è prevista nei settori dell’istruzione, dell’agricoltura e del commercio digitale 

Il futuro delle competenze nell’era dell’intelligenza artificiale, è l’ultimo report condotto da ManpowerGroupEYSanoma da cui emerge che entro il 2030 cambierà il mercato del lavoro per 8 professioni su 10

Da qui al 2030 in particolare aumenterà sempre più la domanda di professioni tecniche e ad alta qualifica, non solamente legate all’informatica e alla tecnologia, ma anche alla cura e ai servizi legati alle persone, incluso l’orientamento, la formazione e l’inserimento socio-lavorativo. D’altra parte, la domanda calerà per i gruppi professionali a qualifica più bassa, nonché per le professioni qualificate e quelle imprenditoriali collegate ai settori a bassa crescita (es. settore primario, industrie tradizionali). Nel complesso, però, la domanda di lavoro in Italia rimarrà in crescita per il resto del decennio.

Per Mario Mariani, AD di Sanoma Italia: “Lo studio Il futuro delle competenze nell’era dell’Intelligenza Artificiale mette bene in luce come, per formare giovani in grado di inserirsi positivamente nel mondo del lavoro, la scuola giochi un ruolo essenziale, sotto diversi aspetti: da un lato, fornendo le skills sociali, cognitive ed emotive – tra cui resilienza, imparare a imparare, capacità di problem solving, pensiero critico – che permetteranno loro di entrare e di adattarsi ad un mercato del lavoro in continua e veloce trasformazione. Anche la formazione di competenze legate al digitale e all’intelligenza artificiale sarà molto importante. Un altro obiettivo di grande rilievo è aiutare i giovani a individuare il percorso professionale migliore per ognuno di loro: per questo l’orientamento è diventato centrale nel percorso formativo. In questo quadro crediamo che il nostro compito, come casa editrice education, sia quello di creare una connessione tra il mondo del lavoro e la scuola, supportando docenti e dirigenti scolastici, con strumenti tangibili, per aiutarli a fornire la migliore formazione a studentesse e studenti”. 

Il futuro delle competenze nell’era dell’intelligenza artificiale ecco il Report

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