Green deal, il caso Timmermans sotto la lente

Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea a Bruxelles

Palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea a Bruxelles

Nel mirino i fondi con cui la Commissione Europea avrebbe sovvenzionato gruppi ambientalisti a favore del piano d’azione del politico alondese

Entro la prima metà del 2025 sono attese le conclusioni della Corte dei conti sulla vicenda

Il “caso Timmermans” riguarda accuse di conflitti di interesse legati al Green Deal promosso dall’ex commissario europeo Frans Timmermans. Secondo un’inchiesta pubblicata lo scorso 23 gennaio 2025 del quotidiano olandese De Telegraaf, la Commissione Europea avrebbe sovvenzionato gruppi ambientalisti per fare pressione a favore dei progetti verdi di Timmermans.

Frans Timmermans

Le accuse sollevate sarebbero dunque quelle di utilizzo di fondi pubblici per finanziare attività di lobbying a favore delle politiche ambientali promosse dall’ex commissario europeo.

FRANS TIMMERMANS – Politico olandese, nato il 6 maggio 1961 a Maastricht. Timmermans è stato vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il Green Deal europeo e Commissario europeo per l’azione per il clima dal 2019 al 2023. Ha avuto una lunga carriera politica, ricoprendo vari ruoli, tra cui Ministro degli affari esteri dei Paesi Bassi dal 2012 al 2014 e Segretario di Stato per gli Affari europei dal 2007 al 20101. È membro del Partito del Lavoro (PvdA) e ha lavorato come diplomatico prima di entrare in politica

Coldiretti, l’associazione italiana degli agricoltori, ha chiesto trasparenza alla Commissione Europea, sostenendo che questa agenda politica ha danneggiato i settori agricoli e altre industrie, come l’automotive e la manifattura, in nome di un ambientalismo ideologico.

Il Green Deal europeo, promosso da Frans Timmermans, è un ambizioso piano d’azione volto a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Prevede una serie di misure per ridurre le emissioni di gas serra, come: promuovere l’uso di energie rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica e proteggere la biodiversità.

Tra le iniziative chiave ci sono la transizione verso una mobilità sostenibile, la ristrutturazione degli edifici per migliorarne l’efficienza energetica e la promozione di pratiche agricole sostenibili.

La Commissione sta collaborando con la Corte dei Conti per un audit sulla trasparenza del finanziamento fornito alle ONG e si attendono le conclusioni nella prima metà del 2025.

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