Presentata intesa tra Regione, Provincia e Sviluppumbria
Al via gli incontri per circa 1.400 giovani ternani iscritti al portale “Garanzia Giovani” gestito dalla Regione Umbria. Ne hanno dato notizia il vice presidente della Regione Fabio Paparelli, il presidente della Provincia Leopoldo di Girolamo, il dirigente provinciale alle politiche del lavoro Maurizio Agrò e il direttore di Sviluppumbria Mauro Agostini.
Sviluppumbria – A gestire gli incontri sarà Sviluppumbria d’intesa con la Provincia di Terni nell’ambito delle linee fissate dalla Regione. La collaborazione consente, in questa fase di passaggio dei centri per l’impiego, di garantire la continuità e l’efficienza di Garanzia Giovani e di dare risposte ai tanti iscritti.
Nel dettaglio – Gli incontri si svolgeranno nella sede ternana di Sviluppumbria e al centro per l’impiego di Orvieto e saranno finalizzati al rilascio della scheda anagrafico-professionale, all’informazione orientativa sul mercato del lavoro territoriale, alla valutazione della tipologia di bisogno espresso dal giovane, all’individuazione del percorso e delle misure attivabili, in relazione alle caratteristiche socio- professionali di ciascuno e alla stipula del patto di attivazione registrazione delle attività, delle misure e servizi progettati ed erogati.
La replica alle proteste dei sindacati – Rispetto alle recenti proteste dei sindacati in merito all’affidamento del servizio a Sviluppumbria, Paparelli, di Girolamo, Agrò ed Agostini hanno affermato che “Si tratta di un accordo temporaneo che serve a gestire solo questa fase transitoria nella quale si stanno definendo i futuri assetti dei centri per l’impiego. Non è un’esternalizzazione ma solo una collaborazione istituzionale che ha l’unico obiettivo di non interrompere il servizio e di dare risposte ad oltre 15mila giovani. Le professionalità della Provincia non verranno in alcun modo mortificate, né sminuite e continueranno a svolgere le regolari mansioni loro assegnate. L’apporto di Sviluppumbria è necessario in questa fase per garantire la continuità dei servizi di Garanzia Giovani. Sviluppumbria del resto non è un soggetto privato ma un organismo operativo della Regione, quindi si rimane perfettamente nell’ambito istituzionale. Per questo le polemiche di questi giorni non hanno senso”.
Fabio Paparelli – L’assessore Paparelli ha poi fornito i dati di Garanzia Giovani a livello regionale. “Finora – ha detto – abbiamo registrato oltre 15mila e 500 giovani umbri iscritti a fronte di oltre 22mila complessivi e ne abbiamo già presi in carico 10.500. Circa 4mila hanno utilizzato i voucher, altrettanti i tirocini extracurriculari, gli altri hanno utilizzato altri strumenti previsti. Siamo al secondo posto in Italia nella lotta alla dispersione scolastica (9%, ndr) e tra le prime Regioni ad aver sottoscritto, lunedì scorso, la convenzione quadro con il ministero del lavoro per la disciplina del passaggio dei centri per l’impiego alla Regione. Entro novembre puntiamo a definire formalmente questa fase. Adesso però non possiamo fermarci e l’obiettivo è continuare a mantenere efficiente Garanzia Giovani”.
I dati salienti – Il dato parziale relativo alle ricadute occupazionali parla di oltre 2.600 ragazzi iscritti al programma che ad oggi hanno avuto un’occasione di lavoro nelle varie forme consentite. Tra essi circa 1.050 hanno avuto un contratto di lavoro incentivabile per forma e durata almeno per i giovani con una distanza medio alta dal mercato del lavoro. Alla Direzione regionale dell’Inps sono arrivate 195 istanze di aziende che hanno richiesto il bonus per l’assunzione del ragazzo iscritto al programma. Le risorse complessive di Garanzia Giovani ammontano a quasi 23 milioni di euro e sono rivolte a giovani tra i 15 e i 29 anni.
L’iter per i ragazzi – Le misure vanno dalla formazione iniziale ai voucher per la frequenza di corsi di formazione professionale di un determinato ambito formativo. E’ quindi il giovane a scegliere a quale ente rivolgersi. I tirocini invece offrono ai giovani l’opportunità di acquisire esperienze e competenze direttamente in azienda attraverso un percorso della durata di sei mesi. Si tratta in questo caso di una innovativa procedura che ha visto la realizzazione di una piattaforma digitale con cui vengono pubblicizzate le disponibilità delle imprese ad ospitare tirocinanti. Altre risorse sono destinate all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità, per i quali Sviluppumbria tra gennaio e febbraio emanerà un apposito avviso per il microcredito che finanzierà fino a 25mila euro. Degli oltre 10.400 presi in carico l’87% (9.048) ha beneficiato anche di un colloquio specialistico, nella maggior parte dei casi finalizzato all’erogazione di una misura di politica attiva. Ma l’offerta non si è fermata al solo orientamento; ancor più alta l’incidenza di coloro a cui è stata proposta una misura di politica attiva (87,7% dei presi in carico) dato che in taluni casi l’offerta è avvenuta nel primo colloquio.