L’ultimo in ordine di tempo ad essere preso di mira è stato il ‘distillato di vinaccia’ meglio noto come grappa, ma le ‘mistificazioni’ in ambito alimentare sono frequenti. Dal Rapporto agromafie emerge che nel primo semestre del 2024, sono stati effettuati quasi 9.000 sequestri di merci contraffatte. Di questi, oltre 300 interventi hanno riguardato il settore agroalimentare
Il protocollo d’intesa tra ministero dell’agricoltura e Amazon, gli interventi dell’ Icqrf, accanto alle iniziative di Coldiretti, Metrofood e agli appelli delle associazioni di categoria, sono alcune delle azioni messe in atto per proteggere cibo e consumatori ma c’è ancora molto da fare
Il fenomeno è tornato al centro dell’attenzione in queste prime settimane del nuovo anno con il caso della Grappa “fai da te”. A renderlo noto è stato il Ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste. L’Icqrf (Dipartimento dell’ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi di prodotti agroalimentari) ha bloccato in Svezia la produzione di aromi per la produzione di un prodotto che violava le normative utilizzando impropriamente l’indicazione geografica “Grappa” e diciture ingannevoli come “Gran Riserva Superiore”. La Grappa è, infatti, un distillato di vinaccia prodotto da uve italiane o svizzere, vinificate e distillate soltanto in Italia o nella Svizzera italiana. Grazie a un protocollo di intesa con Amazon – come sottolineato dal ministero – la vendita del prodotto è stata immediatamente interrotta e, con il supporto delle autorità svedesi, è stata sospesa anche la produzione.
PROTOCOLLO DI INTESA CON AMAZON Il protocollo di intesa con Amazon è un accordo che mira a proteggere i prodotti italiani di qualità e a contrastare le pratiche di italian sounding e le frodi alimentari. Attraverso questo strumento, Amazon collabora con le autorità italiane (tra cui il ministero dell’agricoltura) per identificare e rimuovere rapidamente i prodotti contraffatti o ingannevoli dalla sua piattaforma. Nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2024, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) ha effettuato 297 sequestri per un valore complessivo di quasi 11 milioni di euro. Questi sequestri sono stati parte di un’ampia operazione di controllo e repressione delle frodi nel settore agroalimentare, mirata a garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari in Italia.
METROFOOD-IT, l’infrastruttura di ricerca italiana (coordinata da Enea) che si occupa di metrologia e dati open access a supporto del settore agroalimentare, nel 2024 ha selezionato varie proposte di aziende, università e centri di ricerca italiani ed europei per accedere alle sue facilities, grazie ai fondi del Pnrr. In particolare si tratta di metodi per verificare autenticità tracciabilità degli alimenti e firme spettroscopiche per identificare frodi alimentari. Il progetto che – riferiscono da Metrofood – si protrarrà fino ad agosto 2025, punta a rafforzare le infrastrutture di ricerca italiane nel settore agroalimentare, per garantire qualità e sicurezza alimentare con dati open access e tecniche avanzate di metrologia.
LE FRODI ALIMENTARI DURANTE LE FESTIVITÀ Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, in alcuni particolari periodi dell’anno, aumenta il rischio di trovare alimenti contraffatti sulla nostra tavola. E questo succede soprattutto a Natale. Prodotti come salumi, formaggi, e dolci tradizionali sono spesso oggetto di frodi, come per alcuni casi di panettoni e pandori che non rispettano le ricette tradizionali stabilite dal decreto ministeriale del 22 luglio 2005.
Le autorità italiane – tra cui il Ministero della salute – hanno intensificano i controlli durante le festività, allo scopo di “proteggere” i consumatori. Coldiretti ha sottolineato l’importanza di garantire la trasparenza e la qualità dei prodotti alimentari, soprattutto durante i periodi in cui il cibo, in tutte le sue declinazioni, è protagonista assoluto. Negli ultimi anni l’Italia ha registrato un aumento delle frodi alimentari, con numerosi casi di contraffazione e adulterazione di prodotti. Le autorità italiane continuano a intensificare i controlli per proteggere i consumatori e salvaguardare la qualità dei prodotti italiani. Il fenomeno dell’Italian sounding (pratica fraudolenta che consiste nell’utilizzare nomi, immagini e simboli che evocano l’Italia per promuovere prodotti che non sono realmente italiani) causa un danno economico significativo all’Italia, stimato in circa 55 miliardi di euro all’anno. Prodotti come “Parmesan” e “Mozzarella” sono gli esempi più comuni.
I rapporti del 2024 sulle frodi alimentari nell’UE rivelano alcuni dati significativi. Ad esempio, l’operazione Opson XIII, coordinata dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) e da Europol, ha portato al sequestro di merci per un valore complessivo di 91 milioni di euro tra dicembre 2023 e marzo 2024. Durante questa operazione, sono state sequestrate 22.000 tonnellate di cibo e circa 850.000 litri di bevande, principalmente alcoliche1. Inoltre, 278 persone sono state segnalate alle autorità giudiziarie, con 184 mandati di perquisizione e 104 mandati di arresto emessi.
MA CHI C’È DIETRO LE FRODI ALIMENTARI? La malavita organizzata vede nel settore agroalimentare un’opportunità di profitto, soprattutto in tempi di crisi economica. L’agricoltura e l’alimentare sono considerate aree prioritarie di investimento dalla malavita, poiché il cibo è un bene di prima necessità. Alcune aziende e individui possono essere coinvolti in frodi alimentari per ottenere un vantaggio economico indebito. Questo può includere l’adulterazione, la contraffazione e la sofisticazione dei prodotti alimentari. Dal Rapporto Agromafie 2024, realizzato in collaborazione tra Coldiretti con l’Osservatorio agromafie e Eurispes, emerge che nel primo semestre del 2024, sono stati effettuati quasi 9.000 sequestri di merci contraffatte. Di questi, oltre 300 interventi hanno riguardato il settore agroalimentare. Inoltre, sono stati segnalati 26 sequestri relativi a prodotti a marchio tutelato DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta)
CONDANNE PER FRODI ALIMENTARI Nel 2024 sono state emesse diverse sentenze penali significative riguardanti frodi e sofisticazioni alimentari in Italia, come quella della Corte Suprema di Cassazione, riguardante la sofisticazione del vino, confermando la condanna di un imputato per tentata frode in commercio. Inoltre, sono state registrate numerose altre sentenze che hanno riguardato la detenzione e la vendita di prodotti alimentari contraffatti e adulterati. Il Ministero della Salute mantiene un elenco pubblico delle ditte commerciali e dei produttori che hanno riportato condanne con sentenza passata in giudicato per reati di frode e di sofisticazione alimentare. Questo elenco è consultabile online e include sentenze penali dal 2000 al 2023. Le condanne per frodi alimentari possono variare da multe a pene detentive, a seconda della gravità del reato e del danno causato ai consumatori. Le autorità italiane continuano a intensificare i controlli e le ispezioni per proteggere i consumatori e garantire la sicurezza alimentare.
COSA SI PREVEDE PER IL COMPARTO Per il 2025, l’auspicio è che le iniziative di contrasto alle frodi agroalimentari continuino a rafforzarsi, con una maggiore collaborazione tra autorità, aziende e piattaforme di e-commerce. L’obiettivo comune è ridurre significativamente le frodi, tutelare l’eccellenza del Made in Italy e garantire la sicurezza alimentare per tutti i consumatori anche attraverso nuove tecnologie e normative più severe.