Morex Srl presenta il progetto industriale per la storica fabbrica narnese: piena occupazione entro il 2016 e graduale riassorbimento della forza lavoro a partire da quest’anno
È stato il suono dell’antica sirena dello stabilimento Elettrocarbonium a concludere il convegno organizzato a Narni per la presentazione del progetto industriale della Morex Srl ,neo proprietaria della storica fabbrica narnese.
Quasi a simboleggiare, con il suo sibilo, nostalgico ma dirompente, il fischio d’inizio di un nuovo progetto industriale.
Una rinascita dunque, come annunciato anche dal titolo scelto per l’evento: “Elettrocarbonium, qui si rinasce”. Tutto sembrerebbe pronto per ripartire dopo una lunga fase di profonda difficoltà che ha lasciato decine di famiglie con il fiato
In una sala gremita, alla presenza di autorità politiche regionali e nazionali nonché di maestranze di ieri e di oggi, l’amministratore delegato di Elettrocarbonium Srl Michele Monachino, ha illustrato il progetto di rinascita dello stabilimento e dei nuovi progetti ad esso connessi.
Nel dettaglio – Piena occupazione entro il secondo semestre del 2016 – ha annunciato Monachino – con graduale riassorbimento della forza lavoro a partire da luglio 2015. Core business sarà sempre la produzione di elettrodi di grafite, necessari alla accensione degli altoforni, e dei nipponica per il fissaggio degli stessi.
Ma l’azione imprenditoriale prevede anche la riqualificazione dell’intero sito con particolare attenzione a quell’area dismessa da anni, Narni 1, che potrà diventare attrattiva per ulteriori iniziative artigianali con servizi integrati e unitari. Un padiglione sarà riservato agli incubatori di impresa e alle start up. Inoltre attenzione particolare all’ambiente e alla produzione energetica con la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 11 Mw e di una centrale a biomassa solida da 2 a 5 Mw.
Tutti hanno sottolineato la necessità di accompagnare e sostenere il progetto attraverso le proprie specifiche funzioni garantendo lo sviluppo nel rispetto del territorio, della sua storia, dell’occupazione e della crescita sociale.
In sala commenti di speranza, di ottimismo nonché commozione hanno salutato la chiusura definitiva di una estenuante e travagliata crisi.