“Qualità dei prodotti, collaborazione tra imprese e competenze delle persone rappresentano la ricetta migliore per valorizzare le tradizioni gastronomiche e la ristorazione umbra”.
Paolo Ercolani, ristoratore di Spello e, dal luglio 2021, alla guida del gruppo di imprenditori di Cna Turismo che operano nel campo dell’enogastronomia, indica la strada per la crescita del settore.
“Siamo stati tra i più penalizzati dalla pandemia, costretti a lunghi periodi di chiusura totale o parziale. Questa estate, malgrado le difficoltà, per fortuna i ristoranti sono tornati a riempirsi di turisti e clienti locali, desiderosi di tornare a godere delle occasioni di socialità.”
Il trend in crescita del settore è confermato dall’andamento della domanda di lavoro: l’ultimo bollettino Excelsior conferma che è proprio nei servizi di alloggio e ristorazione che si concentra la percentuale maggiore di assunzioni programmate in Umbria nel trimestre settembre-novembre 2021. Domanda che, purtroppo, spesso non troverà risposta.
“Purtroppo abbiamo sempre più difficoltà a trovare giovani disposti a intraprendere i diversi mestieri, dal cuoco al cameriere; e soprattutto non troviamo personale qualificato. Infatti, per come sta andando il mercato, diventa fondamentale che il personale di sala conosca alla perfezione i prodotti che porta sulla tavola e sappia dare spiegazioni e raccontarne la storia a clienti sempre più consapevoli e attenti, ma anche propensi a spendere di più in cambio della qualità massima dei piatti, dei vini e della professionalità del personale, a partire dall’accoglienza. Per questo occorre investire nella formazione dei giovani.”
Da una parte è il mercato a chiedere maggiore qualità nell’offerta; dall’altra scegliere solo prodotti eccellenti ed espressione del territorio rappresenta la chiave vincente per rilanciare il turismo, aumentare l’occupazione e far crescere l’economia regionale.
“Queste considerazioni sono alla base del lavoro che, come Cna Umbria, porteremo avanti, chiedendo in primo luogo che si investa nella promozione del brand Umbria. Lo scopo è riuscire a evocare e trasmettere l’immagine di una regione autentica, in cui le produzioni locali sono legate al territorio e alle tradizioni e sono sinonimo di genuinità, qualità, sostenibilità. Interi borghi possono organizzarsi in ospitalità diffusa in cui il turista può sperimentare la lavorazione dei prodotti, dalla norcineria, all’olio, al cioccolato, tartufo, birra, miele, e tanto altro, con effetti positivi sul turismo, sull’economia e sui territori, facendo tornare attrattivi borghi abbandonati. Sarà quindi importante dedicare iniziative e sostegni a tutto ciò che può creare e rafforzare le filiere corte, facendo in modo che sulle tavole dei ristoranti arrivi il meglio delle produzioni locali. Questo sarà anche l’impegno che porteremo avanti in Cna: radicare la cultura della collaborazione tra imprese della filiera, dai produttori agricoli fino ai ristoratori. Solo così – conclude Ercolani – la sfida potrà essere vinta.”