Coldiretti: “Un anno importante e impegnativo”

Numerosi i risultati ottenuti, contro oneri fiscali e burocratici per le imprese e a tutela del Made in Italy agroalimentare

Il Consiglio direttivo della Coldiretti Umbria, riunitosi nei giorni scorsi, ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulle attività e progettualità in essere e dei risultati ottenuti dall’Organizzazione durante l’anno che sta per concludersi. Un appuntamento, che segue gli incontri territoriali con i soci, per riflettere anche sui problemi a livello produttivo nell’ultima annata (come per il comparto olivicolo), così come su quelli legati al terremoto.
Se, come emerso durante i lavori – spiega Coldiretti – occorre ancora superare le distorsioni presenti all’interno delle filiere che sottopagano il lavoro delle imprese con quotazioni spesso al di sotto dei costi di produzione, il percorso svolto come Coldiretti comunque ha portato ad una serie di importanti risultati. Dal taglio, nella Legge di Stabilità 2016, dell’Irap e dell’Imu agricola al Collegato Agricolo 2016 che introduce elementi di semplificazione burocratica; dall’obbligo di indicare l’origine in etichetta per il latte UHT ed i prodotti lattiero-caseari all’approvazione delle legge contro il caporalato; dal via libera, proprio in questi giorni, al Testo Unico sul vino fino alla legge di Bilancio 2017 che prevede l’eliminazione dell’Irpef agricola e che aumenterà la quattordicesima ai pensionati coltivatori e avvierà la decontribuzione per i giovani imprenditori agricoli under 40. Senza dimenticare il decreto sul terremoto con importanti misure a sostegno dell’agricoltura.
Provvedimenti – ha sottolineato il presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti – che vanno nella direzione di eliminare inutili pratiche burocratiche e di tutelare il Made in Italy, oltre a sgravare le nostre aziende da pesanti oneri fiscali.
Diverse sono, comunque, le questioni aperte su cui Coldiretti sta lavorando e sulle quali abbiamo delle aspettative – ha aggiunto il direttore Coldiretti Umbria Diego Furia. Una di queste è il decreto, allo studio del Governo, per l’indicazione d’origine obbligatoria in etichetta del grano.
Un’accelerazione dei tempi legislativi ed uno snellimento dei passaggi burocratici potrebbero scaturire da un esito positivo del referendum e dalla conseguente riforma costituzionale, dando la possibilità alle imprese agricole di essere più competitive. Continua quindi l’impegno di Coldiretti per favorire ogni concreta ricaduta sul tessuto imprenditoriale agricolo in termini di semplificazione e trasparenza delle procedure.

 

 

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