Il banchetto tra innovazione e tradizione, a Perugia la singolare esposizione nata nell’ambito del progetto regionale per il rilancio del comparto
Piatti, ciotole, fiaschi, brocche… sono solo alcuni degli oggetti che servono ad allestire un banchetto. Una tavola accuratamente preparata. Parte da questa immagine il progetto ‘Ceramica made in Umbria’, promosso dalla Regione allo scopo di rilanciare il comparto della ceramica. Un design innovativo al servizio di una secolare tradizione artistica, per rivolgersi al mercato globale.
I risultati si possono già osservare – Per la riproduzione di un banchetto che fosse la giusta sintesi di tradizione e innovazione, la Regione si è rivolta all’Istituto italiano design di Perugia e alla docente e designer Elisabetta Furin che si è occupata dello sviluppo del progetto, partendo dall’elaborazione del concept “banchetto contemporaneo” al disegno di tutti i pezzi della collezione e al controllo della realizzazione dei prototipi. A lei è riconosciuta la proprietà creativa della collezione.
21 aziende al lavoro – A creare fattivamente i vari pezzi della collezione, (45 complessivamente) son state 21 aziende umbre: aziende Bizzirri; G.&P. di Gialletti e Pimpinelli; Ubaldo Grazia Maioliche; L’Antica Deruta; MOD; Peccetti; Sambuco; Sberna; Torretti; Vecchia Deruta; Carini; Mastro Giorgio; Passeri; Pericoli Graziano; Pimpinelli; Spigarelli; Biagioli; C.A.F.F.; Fumanti Aldo; Rampini; Rometti.
L’esposizione all’ex Fatebenefratelli – La particolare collezione è esposta nello “Spazio Umbria” all’interno del complesso dell’ex Fatebenefratelli, a Perugia, dove accompagna la mostra “Sensational Umbria”. Secondo l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi – si tratta di “una sperimentazione che supporta le imprese nella ricerca costante di nuove modalità di produzione e di connotazione del prodotto tradizionale. Progetto e attività – sottolinea Riommi – sono coerenti con le previsioni del Testo Unico sull’artigianato, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione di imprese ed associazioni di categoria dell’artigianato”.
I mercati esteri – Sono inoltre in programma specifiche iniziative per la commercializzazione delle ceramiche umbre nei mercati esteri, con particolare riferimento a Russia e Cina. In quest’ultimo Paese, in cui è in forte crescita il mercato per l’arredo “made in Italy”, il Centro Estero Umbria ha già aperto a Shangai una “CasaUmbria”, spazio dedicato ad espositori ed eventi per presentare le migliori produzioni “made in Umbria”.
La proprietà dei prototipi appartiene alla Regione Umbria, ma le imprese hanno la facoltà di produrre e di vendere le riproduzioni senza alcun obbligo di “royalty” nei confronti del progettista. Ciascun pezzo viene realizzato da un’azienda diversa in modo che ogni impresa produca uno o più articoli, una novità rispetto alle precedenti attività promozionali della ceramica.
La comunicazione – È stata ideata un’immagine coordinata dove l’identità visiva creata è semplice, dinamica, immediatamente leggibile. L’immagine coordinata verrà comunicata con strumenti operativi multimediali, quali il canale web www.ceramicamadeinumbria.it e una “App” bilingue che farà conoscere la storia e i prodotti delle aziende del settore