Nel discorso per l’80esimo anniversario dell’apertura dei cancelli del lager nazista, il presidente della Repubblica si sofferma sulla necessità di “combattere l’odio e la violenza e di mantenere viva la memoria delle atrocità passate per gridare tutti insieme mai più”
E sottolinea: “Il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla soluzione finale”
“Auschwitz è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla “soluzione finale”. – Queste le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia per l’80esimo anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz.
Nel suo discorso al Palazzo del Quirinale Mattarella, definisce quella tragica fase, come “l’abisso più profondo e oscuro mai toccato nella storia dell’umanità. Ed Auschwitz come “luogo di morte per antonomasia, simbolo tetro e incancellabile e testimonianza dell’abomino di cui è capace l’essere umano quando abbandona il diritto, la tolleranza, il rispetto e si incammina sulla strada dell’odio…”
Il commovente ed energico monito: “Ripetiamo allora anche noi – dice Mattarella – con particolare determinazione in questi nostri giorni, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle case e nelle piazze, quel grido forte e alto, che proviene, ogni giorno e per sempre, dal recinto di Auschwitz: ‘Mai più!‘“
Ricordando che lo sterminio nazista fu una “macchina di morte lucidamente progettata da uomini” per sopprimere intere comunità e culture, cita Daniel Goldhagen, definendo i cittadini che supportavano il regime come “volenterosi carnefici di Hitler.”
Il presidente della Repubblica ha poi espresso gratitudine ai superstiti dell’Olocausto, tra cui Liliana Segre, Edith Bruck, Andra e Tatiana Bucci, Sami Modiano, Goti Bauer e Gilberto Salmoni, per la loro testimonianza e impegno di memoria e verità. “Testimoni e vittime di un orrore indicibile, avete portato il peso di sofferenze atroci, trovando dentro di voi la forza di raccontare, di condividere, di far ricordare.“
Ha duramente condannato gli insulti razzisti alla senatrice Segre sui social media, definendoli “reati gravi” che vanno perseguiti a tutela della libertà e della giustizia.
Ricorre l’80esimo anniversario dell’entrata delle truppe dell’Armata Rossa nel lager nazista, che segnò l’arresto di quell’orrenda fabbrica di morte, ma non la fine dell’incubo. “Era arrivata la liberazione – ricorda Mattarella – Ma ombre, parole e fantasmi continuarono – e continuano – a generare inquietudine. Citava Primo Levi: “Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia.“
“Non cediamo allo sconforto – dice il presidente esprimendo fiducia nei giovani, nei valori della Costituzione repubblicana e nella vigilanza attiva delle forze politiche e sociali – Abbiamo fiducia nel futuro dell’umanità – sottolinea – nella saggezza dei popoli, nella determinazione di tante donne e tanti uomini in grado di impedire con onestà e coraggio, che forze oscure possano prevalere sull’aspirazione naturale dell’umanità alla pace, alla giustizia, alla fratellanza”.
“Giovanna! Lei non deve sopravvivere, ma pretendere di vivere in un mondo migliore…io non ce l’ho fatta” Il Giorno della Memoria visto da “La finestra di fronte
Giorno della Memoria, la cerimonia al Quirinale con Elena Sofia Ricci
Al Palazzo del Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la senatrice a vita Liliana Segre partecipano alla cerimonia del Giorno della Memoria, con interventi di Noemi Di Segni, Giuseppe Valditara e letture di Elena Sofia Ricci
Si è svolta a Palazzo del Quirinale la celebrazione del “Giorno della Memoria” alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La cerimonia, condotta da Emma D’Aquino, è stata aperta da un filmato curato da RaiCultura.
Durante l’evento, sono intervenuti Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito. La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau, ha condiviso la sua testimonianza in un’intervista con due studenti.
L’attrice Elena Sofia Ricci ha letto alcuni brani tratti dal libro “La farfalla impazzita – dalle Fosse Ardeatine al processo Priebke” di Giulia Spizzichino e Roberto Riccardi. La manifestazione ha visto anche l’esibizione musicale di Simona Bondanza, accompagnata da Fausto Beccalossi, Rodolfo Cervetto e Stefano Bergamaschi, che hanno eseguito i brani “Elì Elì”, “Dance me to the end of love” e “Rue des Rosiers”.
La cerimonia si è conclusa con il discorso del presidente Mattarella. Tra i presenti, il presidente del senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle associazioni degli ex internati e deportati, della Comunità ebraica, e autorità politiche, civili e militari.
Prima della cerimonia, il Capo dello Stato ha consegnato la medaglia d’onore ad Antonio Gnasso, ex internato e deportato, e sono state premiate le scuole vincitrici del Concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Durante la premiazione, sono intervenuti Noemi Di Segni e il Ministro Valditara.
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