Il mercato del mobile e degli oggetti d’epoca registra un calo nelle vendite anche in Umbria, ma prova a resistere grazie ai collezionisti che affollano anche i mercatini presenti durante l’anno in tutto il territorio regionale. Il punto con gli addetti ai lavori alla vigilia di “Assisi Antiquariato”, la mostra mercato nazionale che si svolge ad Umbriafiere di Bastia Umbra
Il mercato dell’antiquariato è in affanno anche in Umbria ma prova a resistere, soprattutto grazie ai collezionisti e agli appassionati per i quali l’acquisto di un mobile antico è un investimento. Per il resto la crisi c’è e si sente. “Impossibile andare avanti” – sostiene Stefano Pitanti, titolare di un negozio di antiquariato e Cerbara (Pg). “Dal Governo solo nuove tasse che affossano sempre più le nostre attività. Dal 2009 stiamo affrontando questa crisi – aggiunge – ma non c’è nessun sostegno per questo settore che è la sintesi di storia, cultura, artigianato. Basta mettere fuori il naso dall’Italia per vedere che in altri Paesi le cose vanno diversamente”. I più penalizzati sono i titolari di partita iva per la gestione di piccole e medie imprese, per i quali ottenere aiuti dalle banche è sempre più difficile. Il rischio secondo Pitanti è “la progressiva desertificazione di queste attività, come del resto sta avvenendo”.
A livello nazionale le quotazioni si sono abbassate. La difficoltà economica è sicuramente uno dei fattori principali ma incide anche il cambiamento nelle priorità di spesa da parte della clientela più giovane. Quando e se si compra arredo, si opta per il moderno. Spesso lo si fa anche per una questione logistica, nel senso che si vive in appartamenti sempre più piccoli e le linee essenziali dello stile contemporaneo sono più gestibili. Economicità e praticità vanno dunque a braccetto.
Un trend che ha portato ad una diminuzione dei costi dei pezzi. Anche a Terni alcune attività storiche in questo settore stanno applicando forti ribassi, in alcuni casi anche del 50%. Quindi potrebbe essere il momento più adatto per fare degli acquisti sapendo che il valore e il fascino di questi beni aumenterà nel tempo. “Si rivolgono a noi soprattutto i collezionisti, per il resto purtroppo non c’è un gran movimento, anzi tutt’altro – riferiscono dal negozio ‘Gli oggetti ritrovati’ di Bevagna (Pg) che comunque punta anche sulle vendite online e sull’export: “Abbiamo avuto richieste anche dalla Nuova Zelanda”.
La mostra mercato nazionale a Bastia Umbra – Sono 80, alcuni esteri, gli espositori che partecipano ad “Assisi antiquariato” , la mostra-mercato nazionale in programma fino al 4 maggio al centro Umbriafiere di Bastia Umbra dove una equipe di scenografi ha creato un ambiente di circa 8 mila metri quadrati. “Vengono proposte – spiegano gli organizzatori – preziose rarità quali mobili, dipinti (in particolare, fondi oro e nature morte), sculture di alta epoca, gioielli, tappeti, arazzi, maioliche, stampe, libri antichi e grandi arredi. Giunto alla 42esima edizione, l’evento ha visto ogni anno circa 10mila presenze, rappresentando un importante crocevia dal punto di vista economico, storico e culturale. In molti si augurano che possa essere un volano per il rilancio del settore.
Gli appuntamenti fissi con i mercatini – Uno degli appuntamenti più attesi è quello con la fiera dell’antiquariato, usato e collezionismo che si svolge a Pissignano, (Campello sul Clitunno – Pg) la prima domenica di ogni mese. Con i suoi circa 280/290 espositori, è divenuta una meta imperdibile per tutti gli appassionati del settore. Ma di occasioni per curiosare tra oggetti antichi, rari e fare qualche acquisto speciale, non mancano durante l’anno. Ogni mese, infatti, si ripetono con cadenza ciclica piccole o grandi esposizioni in tutto il territorio regionale. A Terni la seconda domenica e sabato antecedente del mese (escluso luglio ed agosto) si svolge il mercatino delle “Anticherie” “Abbiamo tra i 50 e i 60 espositori: soprattutto antiquari, ma c’è anche artigianato contemporaneo, hobbistica” – spiega il referente Arturo Corritoro. “Arrivano collezionisti, appassionati. Negli anni passati a Terni andava molto il numismatico e il filatelico – fa notare – adesso le richieste sono un po’ scese”. Il numero delle presenze, per questi eventi, è condizionato anche dal meteo “Se è bel tempo – dice Corritoro – arriva più gente, visto che tutto si svolge all’aperto”.