Prende ufficialmente il via il progetto dell’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia, le aree individuate per le prestazioni da erogare entro 60 giorni riguardano la diagnostica per immagini (Tac, Rmn, Ecografia ed esami di senologia), la cardiologia, l’oculistica di secondo livello, la gastroenterologia; esami ecodoppler arterioso e venoso
Ambulatori aperti di notte, per la prima volta, all’ospedale di Perugia, nell’ambito del piano di abbattimento delle liste d’attesa, cominciato il 13 ottobre 2014. Il logo scelto dall’Azienda ospedaliera è ben visibile in più postazioni (all’ingresso principale e negli spazi dove viene svolta l’attività assistenziale e diagnostica) e porta il titolo “Ambulatori dopo le 20”.
Ecco gli “Ambulatori dopo le 20” – Le aree individuate per le prestazioni da erogare entro 60 giorni riguardano la diagnostica per immagini (Tac, Rmn, Ecografia ed esami di senologia), la cardiologia, l’oculistica di secondo livello, la gastroenterologia; esami ecodoppler arterioso e venoso. Sul sito aziendale è possibile consultare sia le prestazioni disponibili che gli orari.
Il direttore Orlandi – “Una partenza del progetto che giudichiamo positiva- ha commentato il direttore dell’azienda ospedaliera Walter Orlandi-: sia nel fine settimana che nel primo turno serale, tutti i cittadini si sono presentati all’appuntamento, dimostrando che l’aumentata offerta in giorni ed orari non consueti è stata accolta bene. Ai cittadini chiediamo di contattare il centro di prenotazione per disdire la visita o l’esame in caso di impossibilità a presentarsi, per permettere ad altri di poter usufruire del servizio”.
In ogni caso – ribadiscono dall’azienda ospedaliera di Perugia – è necessaria una collaborazione sempre più efficace sia con i medici di medicina generale che con gli specialisti chiamati a privilegiare l’appropriatezza degli esami richiesti”. Nel 2013, infatti, sono state effettuate oltre 7 milioni di prestazioni ambulatoriali per tutte le specialità. Nello stesso anno le prestazioni specialistiche sono state di 2 milioni e 200 mila, con 2000 mila esami in più rispetto all’anno precedente. Gli incontri con i responsabili delle aree sanitarie con criticità nei tempi di attesa hanno avuto lo scopo di coinvolgere tutte le categorie sanitarie, medici, personale infermieristico, tecnici.