Nei prossimi dieci giorni l’attivazione delle misure a sostegno degli investimenti che migliorano le prestazioni e la competitività delle imprese agricole e agroalimentari
L’Umbria sarà il “laboratorio” per l’attuazione a livello nazionale dei progetti relativi al “benessere animale”
Tra maggio e giugno 2016 l’approvazione in Commissione europea del Programma di sviluppo rurale, per il territorio regionale 876 milioni di euro
Una pioggia di milioni di euro per l’agricoltura umbra. Tra maggio e giugno 2016, infatti, la Commissione europea approverà formalmente il Programma di sviluppo rurale 2014/2020 per un primo gruppo di regioni tra cui l’Umbria. A darne comunicazione è la Regione che sottolinea inoltre che nel settennato verranno messe a disposizione 876 milioni di euro di risorse pubbliche per lo sviluppo rurale dell’Umbria. Nei prossimi dieci giorni, intanto, verranno attivati bandi della nuova programmazione per un totale di quasi 60 milioni di euro relativi alla misura “investimenti”, a sostegno degli investimenti che migliorano le prestazioni e la competitività delle imprese agricole e agroalimentari, e all’intero arco delle misure a superficie, che riguardano premi per impegni ambientali, biologico, benessere animale, indennità compensative per zone montane e svantaggiate. Allo stesso tempo, verrà impressa un’accelerazione alle ultime fasi del Programma di sviluppo rurale 2007-2013, “Affinché – spiegano dalla Regione – entro il prossimo mese di novembre possano essere effettuati pagamenti per un ammontare di 150 milioni di euro e si raggiunga il completo utilizzo dei 785 milioni di euro della precedente programmazione.
Il “tavolo verde” – Le scadenze e i nuovi bandi sono stati presentati ai rappresentanti delle organizzazioni agricole nel corso del “Tavolo verde” che si è riunito nella sede
Programmazione per lo sviluppo rurale – Nella nuova programmazione per lo sviluppo rurale l’Umbria potrà contare su circa 90 milioni in più rispetto alla precedente, con un impegno per il bilancio regionale di 150 milioni di euro nel settennato.
Se l’Umbria si è caratterizzata per la capacità di spesa dei fondi comunitari, ma soprattutto per la qualità dell’organizzazione e della gestione delle risorse economico-finanziarie del Programma di sviluppo rurale come riconosciuto dalla Ragioneria generale dello Stato, per il nuovo settennato il requisito della “verificabilità e controllabilità delle misure” diventa prioritario, è stato detto, per la piena efficacia degli investimenti affinché le imprese possano compiere il salto di qualità richiesto dall’Europa.
Le finalità – Gli obiettivi della nuova programmazione, sono: sostegno all’innovazione e alla competitività dell’agricoltura e dell’agroalimentare dell’Umbria, insediamento dei giovani agricoltori, fruizione degli stessi servizi in tutto il territorio regionale, crescita dei comparti “chiave” e con essi dell’intero sistema Umbria, rafforzamento dell’occupazione. Quanto ai bandi, è stato spiegato fra l’altro, fra quelli relativi alle misure a superficie (con una dotazione complessiva di 36 milioni di euro e la cui scadenza è fissata al 15 giugno) per quanto attiene al “benessere animale” l’Umbria fungerà da “laboratorio” per la sua attuazione a livello nazionale.