Tra il 2014-2020, previsti per l’Umbria 876 milioni di euro. Punti di forza l’innovazione e la tutela dell’ambiente
“Il nuovo programma di sviluppo rurale si caratterizza con una forte dimensione innovativa ed una dimensione accresciuta anche grazie ad un cofinanziamento regionale molto elevato (149 milioni di euro in 7/9 anni).Il negoziato con la commissione europea per l’approvazione è entrato ormai nella fase più importante. Lo scorso mese di novembre sono arrivate da Bruxelles le osservazioni della Commissione e subito si è svolta la prima seduta di negoziato” ha comunicato l’assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini.
Il Tavolo Verde – Gli uffici dell’assessorato stanno lavorando per rielaborare il Piano, “visto che è nostra intenzione – ha aggiunto – concludere il negoziato nel tempo più breve possibile così da poter partire con i bandi entro la prossima primavera”. Nei giorni scorsi si è riunito, nella sede regionale del Broletto, il Tavolo Verde dell’agricoltura al quale hanno partecipato tutte le associazioni agricole della nostra regione, ed è stato fatto il punto sullo stato dell’arte del nuovo Psr che prevede per l’Umbria una cospicua quantità di risorse, 876 milioni di euro, per interventi e investimenti a sostegno dell’innovazione e della competitività.
I punti di forza dell’agricoltura umbra – “L’Umbria è stata la seconda regione italiana in assoluto, dopo la Lombardia, ad aver presentato e iniziato a discutere il Piano a Bruxelles – ha spiegato l’assessore Cecchini -. Indubbiamente partiamo da un punto di forza, rappresentato dal successo attuativo del Programma che si va ormai chiudendo e che ci ha fatto ottenere a gennaio un incremento significativo della dotazione finanziaria per il nuovo programma. Agli uffici di Bruxelles, abbiamo infatti illustrato come l’Umbria abbia operato bene, raggiungendo nel mese scorso l’obiettivo di spesa fissato per il 2014, con un avanzamento della spesa pubblica del ‘Psr’ di oltre il 73 per cento, che raggiungerà un avanzamento superiore ai 610 milioni di spesa pubblica complessiva, pari a circa il 78 per cento del totale disponibile, che verrà utilizzato integralmente entro la fine del 2015, ponendo l’Umbria ai primissimi posti tra le Regioni italiane”.” Con l’attribuzione di quasi il 12% di risorse alla prima priorità quella dell’innovazione, l’Umbria scommette su un’agricoltura, un’agroindustria e un ambiente rurale in cui ricerca, formazione, diffusione delle conoscenze facciano fare un salto di qualità dal punto di vista della competitività delle imprese e del territorio. Questo porterà ad un’accentuazione della valorizzazione dei giovani diplomati e laureati, anima di queste innovazioni diffusive”.
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