…le infinite sfaccettature del marketing territoriale
Presentarsi uniti per attrarre sempre più turisti. In molti lo dicono ma c’è anche chi prova a passare dalla teoria alla pratica. Insomma se è vero che l’unione fa la forza lo è ancor di più quando si parla di promozione del territorio. In Umbria negli ultimi giorni sono state presentate due iniziative per certi versi affini che vedono appunto nel fare rete una concreta opportunità di crescita.
Nella zona del Trasimeno sono almeno una cinquantina (al momento) le aziende che, aderendo al “Bollino di provenienza” hanno accolto la filosofia di un disciplinare ad hoc che, attraverso iniziative mirate, prevede la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti.
“E’ una grande soddisfazione poter raggiungere questo esito in meno di due anni di attività” – ha dichiarato Cristian Giardini promotore dell’iniziativa. “Un territorio coeso è la premessa per un futuro dall’economia vivace e dinamica.
A Terni invece la Camera di commercio ha presentato un piano marketing territoriale che con il brand “Terre di San Valentino” punta a rilanciare l’immagine turistica della città e del comprensorio. Ora si cerca un investitore che dovrà farne un business.
“Da ormai quasi 30 anni la ricerca di una identità comune sembra essere più o meno la preoccupazione fondamentale che ha guidato le scelte dei governi locali, con risultati alterni che non hanno risolto, in modo definitivo, la questione – ha detto il presidente della Camera di commercio, Giuseppe Flamini durante la presentazione – L’eccessiva frammentazione di organismi nati perché incentivati dal Pubblico e sopravvissuti esclusivamente grazie alle risorse da questo elargite, ha reso ancor più ingovernabile il settore, scatenando una lotta per accaparrarsi queste risorse. Il Piano di Marketing che come Camera di Commercio abbiamo fortemente voluto nasce dalla volontà – ha aggiunto – di individuare per il territorio un possibile filone di sviluppo. Crediamo che tutti insieme, con la forza dell’intero comprensorio, ricco di bellezze e elementi attrattivi per un turismo vacanziero e non solo possiamo individuare una reale direttrice di sviluppo turistica e produttiva per i nostri territori”.