Aumento dei costi per le officine e ore di attesa agli uffici postali. In molti preferiscono rifiutare le richieste dei clienti
Cna: “ Il sistema rischia di andare in tilt
Autoriparatori sul piede di guerra. “Adempimenti cervellotici e investimenti pesanti a carico delle imprese, rischiano di mandare in tilt il sistema”. Ad affermarlo è Fabiano Coletti, responsabile regionale degli Autoriparatori associati a Cna.
Se la situazione non del tutto nel caos, secondo Coletti “E’ merito esclusivo dei tantissimi titolari di officina che, in questi giorni, stanno sacrificando il loro tempo, e il loro portafogli, per garantire agli automobilisti un servizio efficiente e veloce”.
L’AUMENTO DEGLI IMPORTI Sono aumentati gli importi che le officine devono versare per ogni revisione alla motorizzazione e gli autoriparatori devono anche sobbarcarsi ore di fila agli uffici postali pagandone per la seconda volta i relativi diritti.
MOLTI RIFIUTANO LE RICHIESTE DI REVISIONE “Tra i 100 centri di revisione dell’Umbria – fa notare l’esponente di Cna – moltissimi sono costretti a rifiutare le richieste di revisione, causando un danno agli automobilisti, un rischio alle sicurezza stradale e una perdita di incasso per le imprese. Insomma – incalza Coletti – tre risultati negativi in un solo colpo”.
Per le imprese, inoltre, questa situazione si aggiunge alle difficoltà causate dal mancato sostegno agli importanti investimenti affrontati dagli autoriparatori per adeguarsi alle nuove procedure telematiche previste dal protocollo MCTCNe2. “Investimenti – prosegue Coletti – – che non ci sono stati riconosciuti in nessun modo dall’amministrazione pubblica. Così non possiamo andare avanti: vanno messi all’ordine del giorno nelle sedi competenti la revisione delle tariffe che spettano alle officine e la stabilizzazione delle procedure telematiche, senza ulteriori aggravi sulle imprese. La Cna – conclude – è impegnata a tutti i livelli affinché venga garantito il rispetto che la categoria degli autoriparatori merita per la concreta collaborazione dimostrata nella qualificazione delle imprese e dei servizi forniti agli automobilisti”.