Il cauto ottimismo di Confindustria rispetto ai dati dell’ultima indagine congiunturale
Cresce il comparto della meccanica, peggiora quello della cartotecnica e della stampa
In provincia di Terni maggiore incidenza di imprese che si dichiarano stabili (38,9%) rispetto a quanto si registra in provincia di Perugia (32,1%)
Diffuso interesse per il recupero dei livelli occupazionali
Dinamica positiva per imprese meccaniche e rallentamento per il comparto della carta, cartotecnica e stampa. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale tra le imprese umbre condotta dal centro studi di Confindustria relativamente al primo trimestre 2015.
Cauto ottimismo – “Il primo trimestre del 2015 – comunicano da Confindustria – non conferma pienamente il rimbalzo congiunturale del precedente trimestre ma continua a confermare un recupero di tono rispetto ai dati di un anno addietro. Date le premesse del periodo ci si attendeva qualcosa di meglio. Viste le esperienze è meglio stringere i denti, una volta di più, e prepararsi ad altri mesi di tensione”.
Imprese meccaniche – Dall’indagine congiunturale emerge che le imprese meccaniche sono per lo più dislocate anche nell’area della stabilità, almeno sotto l’aspetto congiunturale: in questo caso, infatti, il 56,5% del totale conferma i risultati già soddisfacenti del precedente quarto trimestre 2014 e quasi un terzo (30,4%) segnala progressi positivi e lusinghieri così che solo il 13% delle imprese meccaniche si trova a lamentare riduzioni di produzione.
Comparto carta e cartotecnica – Del tutto agli antipodi è il profilo del comparto della carta, cartotecnica, editoria e stampa per il quale si osserva una sostanziosa flessione della quota di imprese stabili, un aumento vistoso delle varie quote di imprese in difficoltà e solo una presenza di bandiera nell’area dell’espansione produttiva da parte del 14,3% del totale delle imprese del comparto.
“Si riduce al 21,7% la quota delle imprese stabili ma ciò – sottolineano da Confindustria Umbria – è bene, in quanto dodici mesi addietro i risultati generali non furono gran che brillanti, mentre sale al 47,7% la quota delle imprese in risalita, e ciò non può che incoraggiare”. Cresce la quota delle imprese che dichiarano flessioni produttive, ma non si va oltre il 30,4%, meno che nel precedente quarto trimestre.
L’andamento a Terni e a Perugia – Per quanto riguarda la proiezione territoriale delle tendenze, emerge la maggiore incidenza di imprese che si dichiarano stabili in provincia di Terni (38,9%) rispetto a quanto si registra in provincia di Perugia (32,1%).
Occupazione e ordinativi – Sia Terni che a Perugia le imprese mostrano interesse a ripristinare i livelli occupazionali e in parallelo migliora il quadro delle attese. “Il giudizio sugli ordinativi è sempre molto prudente – sottolineano da Confindustria – ma pur restando scaramanticamente sotto una soglia di minima salvaguardia siamo ora di poco sotto tale valore e dunque siamo al minimo del pessimismo fin qui registrato. Il tutto, pertanto, autorizza a prevedere un generale miglior profilo congiunturale nel trimestre aprile-giugno, specialmente se l’aumento di occupazione nelle imprese partecipanti innescherà gli attesi effetti di amplificazione dell’impatto sulla domanda interna e se si manterranno le favorevoli condizioni del contesto internazionale”.