Le parole del presidente della repubblica Mattarella, in occasione della cerimonia per il centenario della istituzione della “Stella al Merito del Lavoro” e di consegna delle onorificenze per l’anno 2023
“È la persona che lavora a rappresentare il nesso con il progresso e la crescita della qualità della vita. Quando si parla di lavoro, si parla di persone. Milioni di persone, che hanno contribuito con responsabilità e con dedizione, spesso con sacrificio, al percorso di sviluppo compiuto dall’intero nostro Paese” – ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel corso della cerimonia per il centenario della istituzione della “Stella al Merito del Lavoro” e delle onorificenze per l’anno 2023.
“L’accelerazione tecnologica – ha detto – porta con sé la necessità di scelte e di responsabilità. Non si può sfuggire alla sfida, non si può certo perdere l’occasione di un balzo in avanti. Occorre però governare lo sviluppo con intelligenza e con lucidità di visione per cogliere le opportunità di maggior benessere per la comunità e ridurre i rischi di fratture sociali, di emarginazioni, di desertificazione di alcuni territori”.
E poi il riferimento alla piaga delle morti bianche “Di fronte alle morti sul lavoro o a causa del lavoro – ha ricordato il presidente – le istituzioni della Repubblica, a ogni livello, sono chiamate al dovere di accrescere sempre più i livelli di sicurezza e di porre in essere tutte le azioni possibili al fine di ridurre i rischi e promuovere la cultura della prevenzione. La dignità del lavoro e la cura della vita – ha sottolineato – devono prevalere su ogni altro interesse”.
Nel proprio discorso Mattarella ha poi ricordato Giulia Cecchettin nel giorno del suo funerale. “Vorrei aggiungere, quest’oggi- ha detto- che il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati con determinazione, in ogni ambito, in ogni circostanza, in ogni dimensione”.
All’evento che si è svolto il 5 dicembre 2023 al Palazzo del Quirinale, sono intervenuti il Presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, Elio Giovati e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone e hanno portato le loro testimonianze lo studente Fratus Gabriel, dell’Istituto di Istruzione superiore Luigi Einaudi di Chiari (BS) e la studentessa Anita De Meo dell’Istituto Jacopo della Quercia di Bologna.
Sono state consegnate le Stelle al Merito del Lavoro “alla memoria” di Mariano Bruno Guidorizzi, di Matteo Zenatello, di Paolo Franco e di Pasquale D’Ettorre e a una rappresentanza regionale dei nuovi Maestri del Lavoro.
“Quando venne istituito il riconoscimento, che oggi rinnoviamo, per i lavoratori che, nella loro attività, sono stati esempio di capacità, di laboriosità, di moralità – ha aggiunto il presidente della Repubblica -l’Italia era da poco divenuta uno Stato unitario. Ed è stato anzitutto il lavoro a far maturare e a far crescere l’Italia in questo oltre secolo e mezzo. E’ stato motore di avanzamento sul piano sociale, civile, economico, culturale”.