“Quando ci si sente sprofondare, si pensa che sia un gorgo senza fine ma poi, improvvisamente, quando siamo sicuri che la melma vorticosa stia per toglierci l’ultimo fiato, ci accorgiamo di uno spiraglio. Da lì arriva una luce, e quella luce, seppur ancora debole, a un tratto ci dà una forza straordinaria. Nuove energie riempiono il nostro corpo. Improvvisamente, come falene attratte da una lampada notturna, desideriamo una sola cosa.
Risalire, raggiungere quel chiarore.” (Susanna Tamaro, Un cuore pensante Diario di un’anima inquieta)