Presto la pubblicazione dei bandi rivolti a imprese agricole, società, attività di trasformazione o commercializzazione che investono per l’adeguamento dell’offerta alla domanda di mercato e per l’incremento delle vendite
(Nella foto una sala del Museo del vino Torgiano)Accrescere la competitività delle imprese vitivinicole dell’Umbria e innalzare ulteriormente la qualità delle loro produzioni”. Queste le finalità degli aiuti economici previsti dai bandi regionali che verranno pubblicati nei prossimi giorni. Si tratta di “Investimenti” e “Ristrutturazione e riconversione dei vigneti” per l’annualità 2014-2015. “Sono previsti complessivamente aiuti per circa 2 milioni e 800mila euro” – annuncia l’assessore all’Agricoltura, Fernanda Cecchini – riferendo che su sua proposta la Giunta regionale ha approvato i criteri dei bandi, in attuazione del Programma nazionale di sostegno del settore vino.
Ristrutturazione e riconversione dei vigneti – Ammonta a due milioni di euro la dotazione finanziaria del bando relativo alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti allo scopo di adeguare la produzione alle richieste del mercato, migliorarne la qualità, valorizzare le tipicità dei prodotti legata al territorio e ai vitigni tradizionali di maggior pregio enologico o commerciale, ridurre i costi di produzione con l’introduzione della meccanizzazione parziale o totale delle operazioni colturali.
Presentazione delle domande – Le domande possono essere presentate da imprenditori agricoli singoli o associati, società e cooperative agricole, organizzazioni di produttori vitivinicoli, consorzi di tutela e valorizzazione dei vini a denominazione d’origine e indicazione geografica e possono riguardare progetti singoli o collettivi. L’aiuto consiste nella compensazione per le perdite di reddito derivanti dall’estirpazione delle vecchie viti (che non può superare l’importo massimo complessivo di 3mila euro ad ettaro) e in un contributo per i costi di ristrutturazione e riconversione (non superiore all’importo medio regionale per ettaro pari a 13500 euro e in ogni caso non superiore al 50 per cento dei costi effettivi sostenuti). Le superfici vitate che beneficiano degli aiuti dovranno essere mantenute in coltura per almeno cinque anni dalla data di comunicazione dell’impianto e di fine dei lavori.
A chi sono destinati gli investimenti – Gli aiuti sono rivolti a imprese agricole singole o associate, società che esercitano attività agricole, imprese di trasformazione o commercializzazione che investono per l’adeguamento dell’offerta alla domanda di mercato e per l’incremento delle vendite di vino. Si va dalla costruzione/ristrutturazione di impianti aziendali per la produzione, trasformazione, confezionamento, commercializzazione, conservazione e stoccaggio dei prodotti vitivinicoli, agli interventi volti a migliorare i risparmi energetici e l’efficienza energetica, alla realizzazione e l’allestimento di punti vendita e sale di degustazione di prodotti vitivinicoli, l’acquisto di macchinari e attrezzature per le cantine, recipienti, contenitori, botti comprese le barrique, ma anche la realizzazione di siti Internet per la commercializzazione di prodotti vitivinicoli. Le domande di aiuto devono riguardare un volume di investimenti superiore a 20mila euro; il volume massimo della spesa ammissibile, per ciascuna domanda, non può superare 1,5 milioni di euro. Il contributo previsto è pari al 40 per cento della spesa ammessa per le domande presentate da micro, piccole e medie imprese; al 20 per cento delle spese ammesse per le imprese intermedie.
Fernanda Cecchini – “Nella definizione delle graduatorie – sottolinea l’assessore Cecchini – riserveremo un punteggio più alto a chi non ha beneficiato degli aiuti del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 nel settore vitivinicolo né della misura Investimenti dell’Ocm vino, con un’attenzione particolare alle imprese condotte da giovani agricoltori e da donne. Per l’annualità 2014/2015 della misura Investimenti – rileva – abbiamo a disposizione complessivamente circa 2 milioni e 600mila euro, di cui circa 1 milione e 850mila euro impegnati per i pagamenti a saldo relativi alle domande biennali dell’annualità precedente. Per le nuove domande, pertanto, sono disponibili circa 780mila euro che, fin da ora, ci siamo impegnati a incrementare a valere su eventuali economie di spesa”.