Coldiretti fa il punto della situazione e annuncia: “Le strutture di Terranostra e Campagna Amica, pronte per una vera ospitalità rurale”
I ponti di Pasqua e primavera rappresentano il primo grande banco di prova in vista della prossima estate e i primi dati confermano che l’agriturismo, anche in Umbria, è entrato definitivamente nel cuore e nelle abitudini dei turisti italiani e stranieri grazie al notevole processo di qualificazione del settore. È quanto riferisce Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica, commentando gli ottimi segnali sulle presenze di visitatori nella nostra regione per i prossimi giorni di festa.
“Il nostro comparto – spiega Elena Tortoioli, presidente regionale Terranostra – oggi è in grado di offrire servizi diversificati tra loro che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità, ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, amanti della cultura, naturalisti e sportivi. Il periodo pasquale, e più in generale tutto il secondo trimestre dell’anno tra aprile, maggio e giugno, rappresentano un momento importante per gli agriturismi. Dopo la pandemia e le conseguenze del conflitto in Ucraina, stiamo assistendo all’ennesima rinascita, con un forte desiderio di stare insieme, all’aria aperta, di vivere allo stesso tempo le nostre città, i nostri tanti borghi e la campagna. Nel nostro Paese – ricorda Tortoioli – sono oltre mezzo milione le presenze degli italiani che hanno scelto di alloggiare negli agriturismi nel weekend di Pasqua, con molte delle nostre strutture, che pure per i successivi Ponti, registrano il tutto esaurito, anche se, il “last minute”, legato per lo più al fattore clima, avrà sempre un ruolo importante nelle scelte”.
“La cucina a chilometri zero è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, in un Paese come l’Italia dove un circa un terzo del budget delle vacanze di Pasqua è destinato alla tavola. Le tavole della Pasqua – sottolinea Tortoioli – offrono una grande varietà di cibi della tradizione: dalla ciaramicola, dolce tipico perugino, alla pizza dolce di Pasqua caratteristica anche del ternano, fino alla torta di Pasqua, nota anche come pizza al formaggio. Oltre alle immancabili uova, difficile rinunciare ad accompagnare le torte, anche al testo, con i salumi del territorio, fare a meno dei classici primi fatti in casa, o alla delicatezza della carne d’agnello locale e ai formaggi nostrani; l’ampia scelta di vini del territorio completa i menù delle famiglie, da arricchire con il nostro prezioso olio extravergine di oliva”.
“Gli agriturismi – commenta Mario Rossi, direttore Coldiretti Umbria – svolgono un ruolo centrale nella vacanza made in Umbria e per il rilancio economico, culturale e sociale di questa regione. Come Coldiretti, Campagna Amica e Terranostra, prosegue il nostro impegno – aggiunge Rossi – per sostenere con forza le nostre aziende agricole e il vero agriturismo che ha uno stretto rapporto con il territorio: formazione e promozione, restano, specie in questo periodo, alcune delle finalità al centro del nostro lavoro. L’agriturismo sempre più protagonista, in grado com’è di agevolare un turismo “lento”, attento a tradizione e cultura e legato a tanti piccoli borghi, ricchi di prodotti agroalimentari. In questo contesto c’è bisogno di far crescere la qualità dell’accoglienza delle nostre strutture – ribadisce Rossi – che poggia in maniera importante sulla valorizzazione del cibo e sulla vacanza esperienziale, promuovendo una rete virtuosa tra le stesse aziende. È proprio l’autenticità dell’impresa agricola che sta alla base di ogni vero agriturismo – conclude Rossi – la peculiarità fondamentale per offrire agli ospiti prodotti e servizi di qualità”.
L’agriturismo conta in Umbria secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat (2021), 1414 strutture (+1,1% rispetto al 2020), con 463 dedite alla ristorazione, 349 alla degustazione e 1.178 ad altre attività. Circa un agriturismo su cinque (256) si trova in montagna, mentre il 46,3 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 25.386, mentre quelli a tavola sono 21.476. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende agrituristiche. L’agriturismo umbro ha un peso del 38,3% sul comparto extralberghiero regionale (media nazionale 10,1%). Oltre il 98% dei comuni umbri ospita almeno un’azienda agrituristica.