Sorrisi spontanei ed empatia per affrontare i clienti più “spigolosi”
Competenze tecniche o caratteristiche personali? Hard skills o soft skills? Beh, un buon candidato durante un colloquio di lavoro, dovrebbe dimostrare di possederle entrambe, possibilmente senza fingere, perché tanto prima o poi verrebbe smascherato.
Ecco lo soft skills più richieste
Conoscenze e capacità in una determinata mansione da sole servirebbero a poco se non fossero accompagnate da attitudini personali, le cosiddette competenze trasversali: flessibilità nei comportamenti, resistenza allo stress, fiducia in se stessi, empatia, capacità di lavorare in gruppo, problem solving, capacità comunicativa, spirito di iniziativa, responsabilità, serietà, ecc.
Colloqui di gruppo, intelligenza artificiale e reputazione online per le selezioni
Molte aziende, soprattutto le più innovative, sostenibili e quindi smart scelgono i colloqui di gruppo per reperire nuovo personale. L’uomo è un animale sociale ed è proprio durante il confronto con gli altri esseri umani che dà sfoggio della propria essenza, luci e ombre comprese.
C’è chi verifica la reputazione online del candidato (occhio dunque a come ci si comporta su social e dintorni) ma c’è anche chi si appella ai sistemi di intelligenza artificiale per fa una prima scrematura dei curricula per poi procedere alla seconda fase. È il caso di Esselunga.
In ogni caso hard e soft skills dovrebbero andare sempre di pari passo anzi, per molti datori di lavoro le caratteristiche trasversali sarebbero più importanti di tutto il resto. Insomma, un bravo barista non dovrebbe soltanto saper fare un ottimo caffè, essere veloce e non sbagliarsi in cassa con il resto.
Un sorriso, accompagnato da empatia con gli avventori e gentilezza spontanea renderebbero fragranti anche i cornetti sfornati il giorno prima e, soprattutto, farebbero venir voglia di tornare i clienti in quello stesso bar per altri caffè ed altri sorrisi.
La cliente “spigolosa” e il barista speciale
Se una pimpante novantenne volesse sapere come è fatta quella crostatina, per poi cambiare idea e andare su una brioches o un muffin, anzi no meglio un cornetto vuoto, anzi con marmellata, per poi preferire un caffè, forse un ginseng, oppure chissà? È indubbio che una buona dose di resistenza allo stress, positività d’animo e pazienza, sarebbero doti imprescindibili che farebbero di quel barista prima di tutto una persona speciale.