Pietralunga ospita quest’anno la festa regionale del Primo Maggio in Umbria, promossa da Cgil, Cisl e Uil, in collaborazione con l’associazione Libera Umbria, coordinamento Renata Fonte, e con l’Anpi locale
Il programma – La giornata prende il via alle 9 con i laboratori di formazione sui temi della cultura e della legalità organizzati dall’associazione Libera.
Alle 12 è previsto un pranzo al sacco a Col della Pila, il primo bene in Umbria confiscato alle mafie; alle 15 l’esibizione della banda cittadina di Montone. Alle 16 la manifestazione in piazza del Municipio con il sindaco di Pietralunga Mirco Ceci, lo storico Alvaro Tacchini, Dono Tonio dell’Olio di Libera e i segretari generali dei sindacati, Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini.
Per terminare nel pomeriggio con il concerto dei Briganti, di Gato Negro e dei Moto Rino, omaggio a Rino Gaetano. Durante tutta la giornata ci saranno i mercatini dedicati ai prodotti tipici locali
Intanto a Perugia dalle 16 in piazza IV Novembre è atteso lo spettacolo di burattini e poi dalle 17 spazio al tradizionale concerto. Altre iniziative sono state organizzate anche nelle città di Narni (davanti alla sede della Sgl Carbon), Orvieto e Solfagnano, Spoleto, Foligno, Todi, Passignano, Tavernelle, Panicale, Marsciano, Magione, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Gubbio, Gualdo Tadino, Città di Castello, Umbertide.
La scelta di Pietralunga – “E’ il luogo in cui ha avuto inizio l’esperienza costituzionale, la Resistenza, la lotta Partigiana contro il nazifascismo. Nella Costituzione – spiegano i sindacati in una nota – il Lavoro ha trovato la centralità che oggi la crisi mette in discussione”. Inoltre proprio quest’anno ricorre il settantesimo anniversario del Primo Maggio 1944 celebrato proprio a Pietralunga. E’ anche sede del primo bene confiscato alla mafie in Umbria e gestito oggi dal Comune.
Ma al centro dell’attenzione resta il disagio lavorativo che riguarda piccole e grandi realtà del territorio regionale come l’Ast di Terni, l’ex Merloni, la chimica ternana e in provincia di Perugia: Colussi, Ims e Perugina.
L’appello di Cgil, Cisl e Uil – Sono 120mila gli umbri in condizioni di sofferenza legata all’occupazione, questi i numeri della crisi illustrati dai tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini che continuano a chiedere che il lavoro venga rimesso al centro della discussione e lanciano un nuovo appello alle associazioni datoriali, in primo luogo a Confindustria “affinché svolgano quel ruolo di proposta e rilancio dell’attività manifatturiera. Le leggi e le riforme delle regole non creano lavoro, servono investimenti concreti, credito, progetti”.